Motus-E, segnali positivi per la crescita della rete di ricarica

Continuano a crescere le colonnine di ricarica dedicate ai nuovi veicoli elettrici presenti sul territorio nazionale.

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a cura di Valentina Acri

Continuano a crescere le colonnine di ricarica dedicate ai nuovi veicoli elettrici presenti sul territorio nazionale: a confermarlo è il nuovo rapporto Motus-e che evidenzia come nel periodo aprile-giugno 2022 ci sia stata un'importante crescita dell'infrastruttura italiana.

Al 30 giugno 2022 risultano installati 30.704 punti di ricarica con 15.674 colonnine e 12.410 location accessibili agli utenti. Analizzando tali dati, Motus-E ribadisce che si tratta del più alto aumento trimestrale di punti di ricarica rispetto ai rapporti finora effettuati, se consideriamo che tra aprile, maggio e giugno c'è stato un aumento di ben 2.847 punti di ricarica.

Nonostante la crescita, continuano ad essere disomogeneità tra Nord e Sud Italia. Dal rapporto emerge, infatti, che circa il 57% dei punti di ricarica sono collocati nel Nord Italia, circa il 23% nel Centro e solamente il 20% è presente nel Sud e nelle Isole. La Lombardia continua, infatti, ad essere la regione con più punti di ricarica (5.080) seguita dal Piemonte che registra un 11%. Dal rapporto emerge tuttavia che Lazio ed Emilia-Romagna hanno rispettivamente circa il 10% di punti di ricarica, Veneto (9%) e Toscana (8%).

Un dato del tutto importante è quello infrastrutture installate non ancora utilizzabili. Sul territorio è infatti presente una percentuale pari all'11,5 che non è utilizzabile per motivi tecnici o burocratici.

Secondo Motus-e non mancano i segnali positivi relativi alle colonnine di ricarica lungo la rete autostradale. L'ultimo trimestre ha infatti visto una crescita di 85 punti di ricarica che vanno ad aggiungersi agli attuali  235 punti di ricarica attualmente presenti sulla rete autostradale. Non dimentichiamo che la stessa Motus-e nei giorni scorsi denunciava il nuovo rinvio dei bandi destinati all’installazione delle colonnine di ricarica sulle autostrade. Sotto accusa proprio la decisione di prorogare al 28 ottobre 2022 il termine per la conclusione del procedimento volto alla definizione degli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali. Un prolungamento che l'associazione considera l’ennesimo freno per il pieno sviluppo dell’infrastruttura del Paese.