Multa di 5 milioni a Trenitalia: ha ingannato i viaggiatori

Trenitalia multata per 5 milioni dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato. l'Agcm ha accertato pratiche commerciali scorrette operate sull'acquisto dei biglietti online, sulla app e ai self-service.

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a cura di Redazione

L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha sanzionato Trenitalia S.p.a. per una pratica commerciale scorretta che riguarda il sistema telematico di ricerca e acquisto dei titoli di viaggio accessibile alla clientela sul sito aziendale, tramite le emettitrici self-service di stazione e la app Trenitalia per smartphone e tablet. 

A seguito di un complesso procedimento - si legge nella nota dell'Agcm - è stato infatti accertato che l'insieme di soluzioni di viaggio proposte a seguito di una ricerca su tali strumenti informatici omette numerose soluzioni con treni regionali (generalmente più economiche), pur trattandosi di alternative sostituibili a quelle invece mostrate, alterando in questo modo la scelta del consumatore. 

In particolare, la soluzione di viaggio che prevede un cambio e l'utilizzo di treni regionali non è mai inclusa nei risultati di ricerca e non è altrimenti rintracciabile, se non attraverso la specifica ricerca con l'opzione "Regionali" sul sito internet, laddove la partenza sia in prossimità di una soluzione che utilizza Frecce e Intercity (l'unica invece sempre mostrata) anche solo di pochi minuti più veloce. 

bilgietteria self trenitalia

Trenitalia non ha in alcun modo informato i consumatori in merito a tale importante limitazione, ma ha anzi utilizzato, sul sito aziendale, la denominazione ingannevole "tutti i treni".  

L'Autorità ha ritenuto tale pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e ha irrogato a Trenitalia S.p.a. una sanzione di 5 milioni di euro, la massima prevista. In considerazione dei rilevanti effetti della pratica sui consumatori l'Autorità ha inoltre imposto l'obbligo di pubblicare una dichiarazione rettificativa per informare i consumatori sul proprio sito internet, sull'App e sulle emettitrici self service presenti in stazione.

L'Autorità si è avvalsa della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e ha tenuto conto del parere reso dall'ART (Autorità Regolazione Trasporti) oltre a quello di AGCOM sul mezzo di diffusione.