MV Agusta F4 2013 per essere fieri del Made in Italy

MV Agusta con la nuova F4 2013 conferma che nel design applicato alle moto sportive, gli italiani hanno una marcia in più rispetto ai giapponesi. La millona di Schiranna cambia in pochi dettagli ma pare più competitiva. Prezzi a partire da 16.990 euro.

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a cura di Dario D'Elia

MV Agusta rilancia con la nuova F4 2013, una sportiva che cambia poco nel design rispetto alla versione precedente ma migliora nei dettagli che limano i centesimi di secondo in pista. Certo anche su strada sono un belvedere le nuove grafiche e i cerchi a 10 o 3 razze (650 g in meno!) a seconda dei modelli. Da rilevare infatti che come sempre sono previste una versione Base e la R (Bianco e Rosso/Argento), nonché una più cattiva RR (Rosso/Bianco). 191 kg il peso per tutte.

MV Agusta F4

Lo sguardo è molto hi-tech, senza scadere nello stile Mecha delle giapponesi: eleganti le due file di LED che valorizzano le prese d'aria posizionate sotto al faro anteriore. Ma è tutta la F4 che esprime in ogni spigolo, superficie e intaglio la grammatica del Made in Italy. È una un'altra splendida motocicletta italiana e si vede da lontano. Dai terminali di scarico rastremati, dalle finiture alla scelta dei componenti. Le sospensioni regolabili ad esempio sono Marzocchi con steli da 50 mm, e mono Sachs, per la Base. Stessa forcella per la R, ma mono Öhlins TTX. Sulla RR invece il top di gamma: le nuovissime Öhlins a controllo elettronico.

L'unica note dolente proviene dal sistema frenante: niente ABS, neanche in optional. Bisogna "accontentarsi" di due classici dischi da 320 e un 210 mm, con rispettivamente pinze radiali Brembo M4 a 4 pistoncini e Nissin a due pistoncini. Sulla RR brillano le Brembo GP monoblocco M50.

MV Agusta F4

È però il 4 cilindri (998 cm3) di Schiranna il pezzo forte. Il Corsa Corta è stato aggiornato nelle bielle (per la RR in titanio), nel trattamento dei pistoni, nel bilanciamento dell'albero e nella distribuzione (solo molle singole per le valvole). Due le configurazioni: 195 CV a 13.400 giri per la Base (ed R) e 201 CV a 13.600 giri per la RR. La coppia massima è rispettivamente di 110,8 Nm (11,3 kgm) a 9.600 giri e 111 Nm (11,6 kgm) per la RR.

Il sistema TSS (Torque Shift System), di fatto ottimizzato, migliora l'intervento sulla variazione della lunghezza dei condotti di aspirazione. Questo com'è risaputo consente di gestire al meglio l'afflusso d'aria ai corpi farfallati Mikuni (50 mm) in relazione ai giri del motore.

Sul fronte elettronico da rilevare l'introduzione del Ride By Wire integrale, l'MVCIS (Motor Vehicle Control Integrated System) per il controllo di trazione e anti-wheeling, e infine il cambio elettronico EAS (Electronic Assisted Shift). L'apoteosi è comunque rappresentata dalla piattaforma inerziale con sensore di assetto: tre giroscopi e tre accelerometri che bombardano di informazioni in tempo reale la centralina elettronica che gestisce tutto.

Prevedibile infine la presenza di 4 mappature per la gestione motore: Rain, Normal, Sport e una Custom da personalizzare a piacimento.

Prezzi? 16.990 euro per la F4 Base, 18.990 per la F4R e 23.999 per la F4RR. L'ho scritto più veloce che potevo. Adesso possiamo continuare a sognare. E far finta di nulla.