NIO svela la sua nuova colonnina da 500 kW di potenza

NIO si prepara ad invadere anche l'Europa grazie alla sua nuova colonnina di ricarica da 500 kW di potenza, da affiancare alle stazioni.

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a cura di Francesco Daghini

Viviamo in un'epoca di grandi novità tecnologiche in ambito automobilistico, e si può dire senza alcun dubbio che la cinese NIO sia una tra le aziende più capaci di portare innovazioni sul mercato: forse ne avrete già sentito parlare, ma NIO è la compagnia che ha realizzato i primi box automatizzati in cui si può sostituire la propria batteria scarica con una carica in appena 3 minuti - una soluzione ingegneristicamente molto complicata per risolvere il problema dei tempi di ricarica, e al contempo molto affascinante.

La novità di oggi, sempre a marchio NIO, è una nuova colonnina di ricarica da 500 kW di potenza: la notizia è stata diffusa dall'azienda stessa in occasione del NIO Power Day di ieri (6 luglio), mentre la compagnia raccontava della nuova architettura elettrica a 800 volt che ha realizzato per consentire ricariche sempre più rapide. Oggi infatti il modello top di gamma di NIO carica ad una potenza massima di 90kW, ma in futuro ci saranno batterie molto più performanti in grado di accettare molta più potenza.

L'anno fatidico sarà il 2024, quando NIO sarà pronta a portare sul mercato la sua batteria allo stato solido da 150 kWh di capacità, ma già dalla fine del 2022 NIO comincerà a installare le nuove colonnine da 500 kW, e lo farà sia in Cina sia in Europa.

Questa decisione di NIO sembra andare in netto contrasto con le stazioni di sostituzione della batteria, ma in realtà si tratta di un'alternativa che la compagnia ha deciso di offrire pensando ai mercati occidentali, dove l'idea della stazione di sostituzione della batteria non è minimamente conosciuta e anzi, potrebbe spaventare potenziali clienti. Entro fine anno NIO comincerà a diffondere le sue stazioni di 3° generazione, sempre più automatizzate e rapide, ma ad oggi la diffusione sul territorio europeo sembra molto difficile, considerato che lo spazio occupato da queste stazioni è nettamente di più rispetto alle colonnine di ricarica e che già quest'ultime fanno fatica a trovare gli spazi adeguati.