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a cura di Valerio Nebuloni

Dacia ha voluto farci sperimentare l'efficacia del Nuovo Duster tra le montagne abruzzesi, fra tornanti ed off-road. Offerto a 11.900€ è un mezzo per chi bada poco agli optional ma tanto alla sostanza, la cui efficacia è indiscutibile, a discapito dei comfort di bordo; scopriamo insieme cosa ha reso possibile il record di vendite della casa.

Le dimensioni sono simili alla prima generazione: con una lunghezza di 4.34m per un'altezza di 1.69m e 1.82m di larghezza, l'incremento è di circa 30 cm. Nonostante la somiglianza delle linee con la serie precedente, il nuovo Duster porta degli aggiornamenti estetici con dei nuovi gruppi ottici che, integrando i fari diurni a led, sono il prolungamento della nuova griglia anteriore dalle forme più decise e regolari rispetto al modello 2010.

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Scendendo di quota troviamo quello che ricorda l'estensione di una skid plate, la copertura sottoscocca anteriore che, favorita dal contrasto di colore, mette in risalto la natura da fuoristrada di questo modello
. Il cambiamento più sostanziale si ritrova forse nel posteriore dove trovano posto i nuovi gruppi ottici a croce che si incastonano bene nella linea del portellone posteriore, restituendo un risultato complessivamente gradevole ed elegante. Sono i dettagli come il passaruota anteriore inspessito e gli specchi retrovisori satinati a proiettare il nuovo Duster in una dimensione più urbana senza sacrificare il look da off-roader.
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Anche l'abitacolo è stato rivisto migliorando l'aspetto estetico e la funzionalità quotidiana. Le linee della plancia sono ora più morbide e meno burbere, costituendo una superficie unica che integra il display del sistema multimediale. Nonostante i materiali non siano cambiati il design interno è più curato e meno grossolano, con inserti cromati attorno al tunnel centrale e attorno alle bocchette del clima, che ora sono cinque.
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Le plastiche utilizzate sono all'altezza della categoria di prezzo, con qualche scricchiolio durante la marcia e senza la tattilità dei materiali utilizzati sui crossover premium. Gli incavi della plancia e i pannelli portiera sono costernati di vani portaoggetti e tasche dove riporre l'armamentario.

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Lo spazio interno non manca, con la possibilità di ospitare comodamente 5 passeggeri. Il divanetto posteriore è moderatamente comodo, grazie anche allo spazio gambe che si dimostra adeguato considerando le dimensioni esterne. Il bagagliaio offre una capienza complessiva di 445 litri che diventano 1478 reclinando i sedili posteriori.

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Le motorizzazioni disponibili sono 4, due turbodiesel e due benzina. Si parte con il 1.5 litri dCi da 90 o 110 cavalli, abbinabile ad un cambio manuale a 6 marce o al nuovo cambio automatico a doppia frizione EDC (disponibile solo sul dCi 110), si prosegue con il 1.6 SCe benzina da 115cv abbinabile ad un cambio manuale a 5 marce che sarà disponibile anche con alimentazione GPL, una novità rispetto alla serie precedente. È disponibile anche il nuovo 1.2 turbobenzina TCe da 115cv con cambio manuale a 6 marce.  La trazione integrale è disponibile solo sul dCi 110 e sul 1.6 SCe (solo benzina), abbinati ai rispettivi cambi manuali.

Quello che cattura immediatamente lo sguardo entrando nell'abitacolo è il nuovo sistema di infotainment medianav evolution, ora in una posizione più consona alla comodità di utilizzo rispetto alla versione 2010.

Lo schermo da 7 pollici, sfortunatamente a touch screen resistivo, è ora leggermente rivolto verso il conducente, permettendo di controllare comodamente le indicazioni del navigatore o i dati di beccheggio e rollio quando si lasciano le strade asfaltate. Per quanto riguarda la connettività sono presenti le prese AUX e USB per l'ascolto da chiavetta oltre che la connessione bluetooth per il pairing con gli smartphone.

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Il sistema è comunque di facile utilizzo grazie all'interfaccia curata e gradevole, inoltre è ora disponibile il sistema multiview camera che permette di effettuare comodamente manovre in spazi angusti senza sacrificare la visibilità. Sono presenti i principali dispositivi di sicurezza tra cui ESP ed ESC, con l'aggiunta dell'HSA (hill start assist) per le partenze in salita e l'HDC, un dispositivo antislittamento per affrontare in tutta sicurezza le discese su strada e non.
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Tra le tecnologie di assistenza alla guida troviamo il cruise control con limitatore di velocità, il blind spot warning che segnala sugli specchietti retrovisori la presenza di automobili nell'angolo cieco, la retrocamera di parcheggio con sensori di profondità e il park radar che notifica il conducente della presenza di vetture in transito all'uscita da un parcheggio.

Originale la presenza (come optional) di una dashcam incorporata per la registrazione video durante la marcia. Vengono aggiunti per la prima volta anche il clima automatico e la keyless entry.

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La guida non è particolarmente entusiasmante su asfalto, si comporta come appare: una tenuta sufficiente, un comportamento intuitivo e sicuro in prossimità dei limiti dinamici ma con movimenti di rollio e beccheggio della scocca evidenti. Sempre al limite, condizione in cui raramente ci si troverà,  l'appoggio laterale sia su avantreno che retrotreno non è dei migliori, penalizzato da uno schema sospensivo tarato più per la comodità e la percorrenza di manti accidentati.
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Sebbene l'isolamento acustico sia stato migliorato del 50%, all'interno dell'abitacolo i rumori sono più alti di quanto ci si aspetterebbe, soprattutto quelli provenienti dal motore 1.5 gasolio.

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In fuoristrada la situazione si ribalta e la vettura si trova subito a suo agio. È instancabile e in costante trazione, anche sul fango e su due ruote. L'efficacia delle soluzioni pensate ad hoc si riflette nella semplicità con cui affronta ogni tipo di ostacolo e pendenza, anche in discesa grazie al controllo automatico della frenata. Gli angoli di attacco accentuati e l'altezza da terra garantiscono l'assenza di contatto con il fondo anche nelle situazioni più estreme.

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In conclusione, è un'auto solida fatta per durare nel tempo, senza fronzoli e pensata per chi desidera spendere poco, senza rinunciare a caratteristiche tecniche come la trazione integrale.Le tecnologie usate sono di qualche generazione fa, per ovviare ai costi di R&D, ma questo significa comprare un insieme di soluzioni collaudate e che non riservano sorprese.