Nvidia Drive PX 2 nelle auto da corsa autonome Roborace

All'interno delle vetture a guida autonoma in corsa nella Roborace, la categoria di corse automobilistiche in arrivo il prossimo anno, ci sarà una piattaforma Nvidia Drive PX 2.

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a cura di Manolo De Agostini

L'idea di una categoria di corse automobilistiche in cui si sfidano vetture a guida autonoma è intrigante. Roborace, nata da un'idea della Formula E (il campionato delle auto da corsa elettriche) e dal fondo d'investimenti Kinetik, promette di fare parecchio clamore il prossimo anno e dare nuova linfa allo sviluppo delle auto e delle intelligenze artificiali.

Le aziende tecnologiche sono ovviamente interessate a seguirne gli sviluppi e sono parte del circus. Nvidia, che da alcuni anni parla ossessivamente di deep learning, intelligenze artificiale e auto autonome, non poteva che essere della partita, in prima persona.

nvidia roborace

L'azienda californiana meglio nota per i suoi chip grafici fornirà infatti la piattaforma Drive PX 2 a tutti i team che si sfideranno in questa battaglia a suon di algoritmi, dove non sarà un pilota a decidere una gara, ma delle semplici righe di codice. D'altronde le automobili saranno tutte identiche, quindi sarà il software a fare la differenza.

Per Nvidia sarà quindi un modo interessante di diffondere e mettere alla prova la sua piattaforma Drive PX 2, che l'azienda definisce un supercomputer per l'intelligenza artificiale, capace di offrire la potenza di 150 Macbook Pro e interfacciarsi con una vasta gamma di sensori: radar, lidar, videocamere, GPS e mappe ad alta definizione.

nvidia drive px 2

Nel concreto Drive PX 2 è formato da due chip Tegra ciascuno con due core Denver2 più quattro Cortex-A57. Abbiamo quindi una configurazione a sei core, per un totale di 12 core a 64 bit. Le CPU sono collegate a 8 GB di memoria LPDDR4 (UMA) con un bandwidth fino a 50 GB/s.

Entrambi i chip Tegra sono dotati anche di una GPU Pascal, a cui si aggiungono altre due GPU Pascal dedicate installate su schede MXM con 4 GB di GDDR5 a 1,25 GHz (di base) ciascuna. L'interfaccia è a 128 bit.

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Tutto questo consente di avere 8 teraflops di potenza con calcoli in virgola mobile a singola precisione e 24 DL TOPS, dove "DL TOPS" sta per Deep Learning Tera-Op. Il TDP dell'intera scheda è 250 watt e questo imporrà l'uso di un sistema di raffreddamento a liquido.

Purtroppo non si conosce la configurazione dei chip Pascal dedicati a bordo di questa piattaforma, tuttavia è lecito pensare (visto l'abbinamento alle GDDR5) che si tratti di derivati del GP100 come potrebbero essere GP104/106.

È probabile invece che tutti i chip presenti su Drive PX 2 siano realizzati con processo produttivo a 16 nanometri FinFET di TSMC. Drive PX2 sarà disponibile ai primi partner nel corso di questo trimestre, mentre la disponibilità generale è attesa nel quarto trimestre. Il primo cliente di Nvidia a scegliere Drive PX 2 per le sue vetture, oltre al campionato Roborace, è Volvo. Nel 2017 l'azienda creerà 100 SUV XC90 con PX2 per continuare a sviluppare le sue tecnologie per la guida autonoma.

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