Nvidia e Bosch insieme per il cervello delle auto autonome

Bosch userà il supercomputer tascabile Nvidia Xavier per offrire ai produttori di auto sistemi preconfenzionati per le auto a guida autonoma.

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a cura di Manolo De Agostini

Nvidia ha stretto un importante accordo con Bosch. Il progettista tedesco di componenti per il settore automotive realizzerà sistemi per auto a guida autonoma basati sul nuovo e potente chip Xavier di Nvidia.

nvidia bosch xavier
Nvidia Xavier, il cervello delle auto autonome del futuro

L'anno passato l'azienda statunitense aveva annunciato una nuova versione di Drive PX, una piattaforma per dare un cervello evoluto alle auto del futuro. Quel cervello non è altro che Xavier, un chip formato da 7 miliardi di transistor con 8 core ARM a 64 bit personalizzati da Nvidia e una GPU basata sulla futura architettura Volta, nello specifico 512 CUDA core.

Oltre alla potenza bruta, Bosch si servirà anche delle tecnologie software di Nvidia, ossia i kit di sviluppo per conferire intelligenza alla fredda elettronica. Grazie all'azione di hardware e software, che s'interfacciano con GPS, radar, lidar, sensori e videocamere, il computer di bordo sarà in grado di riconoscere le altre auto sulla strada, ostacoli, cartelli, persone o animali, tenendo sott'occhio al contempo il mondo circostante, al fine di reagire ai pericoli improvvisi.

Le auto con Xavier dovrebbero raggiungere un'autonomia di livello 4, ossia un passo in meno della "piena automazione". Il pilota può infatti riprendere in ogni istante il controllo dell'auto, anche se questa opera fondamentalmente da sola (informazioni sui livelli di guida autonoma).

drive px2 huang

Nvidia sta lavorando con diversi produttori di auto tra cui Volvo, Tesla Audi, Mercedes-Benz e Ford, ma l'accordo con Bosch è un nuovo sviluppo molto positivo, che amplia ulteriormente il suo business. Collaborare con un'azienda del settore - Intel fa lo stesso con Delphi - è il miglior modo per diffondere la propria tecnologia. E dire che tutto è nato sulle ceneri di un progetto fallito, l'ingresso nel settore mobile come produttore di chip per smartphone e tablet.

L'intesa tra le due aziende è un ulteriore segnale del grande fermento che interseca il settore dell'auto e quello della tecnologia: solo pochi giorni fa Intel ha acquisito Mobileye, azienda israeliana che sviluppa sensori, chip e software per auto autonome, sborsando oltre 15 miliardi di dollari. Nell'ottobre scorso Qualcomm ha speso 47 miliardi di dollari per acquistare NXP Semiconductors.

Al momento né Bosch né Nvidia hanno spiegato in modo preciso quando intendono consegnare i primi "cervelli" per auto a guida autonoma ai produttori di auto, ma secondo Bosch la produzione è attesa all'inizio del prossimo decennio.