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a cura di Alessandro Crea

Dopo Toyota e Uber anche Nvidia ha deciso di sospendere temporaneamente i test sulle auto a guida autonoma su strade pubbliche, a seguito dell'incidente mortale di qualche giorno fa che ha visto coinvolta proprio un'auto della flotta Uber.

"Abbiamo temporaneamente sospeso i test delle nostre auto a guida autonoma su strade pubbliche", si legge infatti nella nota ufficiale, "per poter imparare dall'incidente Uber. La nostra flotta globale di auto guidate manualmente per la raccolta dati continuerà invece ad operare". Un portavoce ha poi chiarito ulteriormente che ad essere sospesi saranno soltanto i test in proprio, mentre quelli legati alle collaborazioni con altre aziende proseguiranno come da programmi. Nvidia infatti sviluppa soluzioni proprietarie ma collabora anche con brand come Volvo, Toyota, Mercedes, Volkswagen, Audi, Tesla, Uber stessa e in totale oltre 370 aziende.

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‎Nvidia ha anche spiegato perché l'incidente ha portato l'azienda a sospendere i suoi test: "È un monito a non dimenticare quanto sia difficile realizzare la tecnologia per le auto a guida autonoma. È necessario affrontare lo sviluppo con estrema cautela e con le migliori tecnologie di sicurezza. Questa tragedia del resto rappresenta esattamente il motivo per cui siamo così impegnati a perfezionare questa tecnologia salvavita". Una posizione dunque non dissimile da quella espressa ieri da Intel, che in un lungo post ha ricordato come consentire a un'automobile di avanzare autonomamente in piena sicurezza sia un task molto complesso che richiede tantissimo lavoro di ricerca e sviluppo e soprattutto una raccolta dati enorme.

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Un'affermazione identica del resto è stata fatta proprio da Jensen Huang, CEO di Nvidia, che sull'argomento ha detto: "Noi tutti dobbiamo pensare che le cose sono cambiate per sempre: nessuno potrà più pensare di sviluppare un prodotto il più sicuro possibile in questo settore senza impiegare supercomputer, simulatori, un numero elevatissimo di ingegneri e senza raccogliere un'enorme mole di dati". Uno scenario che richiederebbe però investimenti maggiori, che appunto secondo Huang sono destinati ad arrivare nel breve periodo.

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Huang resta comunque "garantista" nei confronti di Uber: "‎Dovremmo dare Uber la possibilità e l'opportunità di capire esattamente cosa è successo. Lo scopriranno e ce lo spiegheranno, hanno ottimi scienziati. È gente seriamente impegnata nella realizzazione di tecnologie sicure e vi assicuro che sono addolorati quanto tutti gli altri. Ora stanno analizzando le cose in profondità e poi forniranno una risposta, e fino ad allora, io non li giudicherò".


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