Patente di guida, salute fisica e mentale contano più dell’età?

L'Ue potrebbe presto rivedere i parametri base per il rilascio della patente: uno studio del Consiglio europeo per la Sicurezza dei Trasporti evidenzia criticità nell’attuale ordinamento.

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a cura di Valentina Acri

L’Unione europea potrebbe presto rivedere alcuni parametri fondamentali per il rilascio o rinnovo della patente di guida. In tale prospettiva, l’European Transport Safety Council ha presentato uno studio mettendo in evidenza i punti fondamentali su cui si dovrebbe porre particolare attenzione, sottolineando le criticità presenti nell’attuale ordinamento dell’Ue.

Maggiore attenzione allo stato di salute, fisica e psichica, dell'automobilista: secondo il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti sono questi gli elementi su cui ci si dovrebbe basare per rilasciare la licenza di guida, andando dunque a modificare gli attuali criteri di valutazione. Nel dettaglio, disturbi mentali, uso e abuso di sostanze, epilessia e diabete sono stati individuati come fattori inevitabilmente più determinanti dell'età.

Lo stesso studio individua i medici di famiglia come le figure imprescindibili nell’individuazione dei soggetti a rischio. Chiaramente, il loro ruolo è fondamentale anche nell’assistere pazienti o famiglie nella scelta di riduzione o, in alcuni casi, della definitiva interruzione della guida di un veicolo. Non a caso, il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti a cui aderiscono ben 32 Paesi, incluso l'Italia, reputa che dipendenze, disturbi mentali, epilessia e diabete siano fattori decisivi, da tenere in considerazione al fine dell’ottenimento della patente ancor più dell’età. La stessa sottolinea dunque che bisognerebbe associare il rilascio della patente di guida alla salute dell’utente e non più soltanto all’età anagrafica.

I medici di famiglia - si legge nel documento del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti - sono le figure cardine nell’individuazione dei soggetti a rischio e su di loro andrebbero centrati nuovi e più specifici programmi formativi, coordinati a livello europeo. Il loro ruolo è determinante anche nell’assistere i pazienti e le loro famiglie nelle scelte di riduzione o interruzione della guida di un veicolo. 

Il Consiglio ha tuttavia sottolineato la necessità di una più chiara ed estesa etichettatura dei farmaci che influiscono sulle capacità psico-fisiche dei conducenti, supportata da specifiche campagne di sensibilizzazione.

Come accennato in apertura, oltre alla richiesta di valutare l’idoneità dei candidati per il conseguimento della patente sulle loro specifiche condizioni di salute, non sembra mancare la proposta di una revisione del divieto imposto dall’Unione europea relativo al rilascio della patente a soggetti con dipendenze dall'alcol. Nonostante alcune stime evidenzino come l’alcol sia la causa di 1 incidente su 4, il Consiglio sembra ritenere opportuno un’apertura alla possibilità di reintegrarsi attraverso specifici programmi di riabilitazione. Tuttavia, secondo quanto dichiarato, non devono mancare nuovi sistemi di valutazione del tasso alcolemico del conducente, di cui possono essere oggi dotate le auto, con conseguente fermo del veicolo in caso di inabilità del conducente.

Con attenzione al report del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti emerge che il rilascio della patente non condizionato esclusivamente dall’età ma dallo stato di salute di ciascun conducente, consentirebbe ai guidatori anziani con un basso livello di rischio di poter ancora continuare a guidare in sicurezza.

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