Peugeot 308 Plug-in 180 e 225 cv, cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Sono ancora ben pochi i costruttori che producono berline e station wagon dello stesso modello e uno di questi è Peugeot con la sua 308.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Giunta alla sua terza declinazione, in commercio dal 2021, Peugeot 308 è una vettura di segmento C disponibile nelle varianti berlina a due volumi e station wagon (come l’oggetto della nostra prova). Nata come erede della 307, Peugeot 308 (P5 e P52, terza generazione)  è una soluzione estremamente pratica, confortevole e attenta ai consumi.

Rispetto alla precedente generazione, in commercio dal 2013 al 2021, il costruttore transalpino ha rinnovato qualsiasi aspetto; dagli interni fino alla carrozzeria, coinvolgendo anche il sistema propulsivo che ora vanta sistemi più moderni dotati di un certo livello di elettrificazione; per la prima volta, 308 integra un sistema ibrido plug-in da 180 o 225 cavalli, direttamente derivato da 508 e 3008.

Peugeot 308 misura nelle varianti berlina e station wagon, rispettivamente, 4,37 e 4,64 metri in lunghezza. Nessuna differenza invece per larghezza e altezza che si fermano, su entrambi i modelli, a 1,85 e 1,44 metri. Con queste caratteristiche, 308 si inserisce in due segmenti distinti popolati in maniera disomogenea; come sappiamo, e possiamo vedere tutti i giorni, le berline 5 porte sono abbastanza comuni mentre le station wagon sono ormai una vera e propria rarità a causa della presenza, sempre più massiccia, dei SUV.

La soluzione francese deve quindi confrontarsi con Audi A3, BMW Serie 1, Ford Focus (anche SW), Mercedes-Benz Classe A, Seat Leon (anche SW) e Volkswagen Golf (anche SW). Solo per citare alcuni modelli.

Cosa ci piace

Lo precisiamo in ogni prova, riconosciamo che il design è un aspetto puramente soggettivo ma pensiamo che questa versione di Peugeot sia particolarmente riuscita; apprezziamo la classica firma luminosa che contraddistingue il marchio negli ultimi anni e le soluzioni ideate dal brand per “alleggerire” la linea. Peugeot eredita alcuni tratti distintivi dei modelli di più alta gamma e, in quest’ottica, il brand ha previsto elementi a LED sia anteriori (Matrix) sia posteriori offrendo un’elevata visibilità in tutte le situazioni.

L’abitacolo è ampio e spazioso, offrendo agio  in abbondanza sia per i passeggeri sia per i bagagli; in questo contesto, il costruttore ha previsto un baule da 548 litri nella versione station wagon e di 361 litri nella berlina. Due ottimi valori e perfettamente allineati alle proposte del mercato. L’ingresso è keyless e, una volta a bordo, si viene subito accolti da finiture premium e accoppiamenti molto precisi. Discorso analogo per i sedili, che nel nostro modello, vantano cuciture a contrasto e il giusto mix di materiali tra lo sportivo e l’elegante.

In tunnel centrale è quasi privo di elementi a rilievo, Peugeot ha pensato infatti di nascondere quasi tutti gli elementi offrendo un ambiente più arioso alla vista e, in generale, un design più pulito e filante. Apprezziamo sempre soluzioni di questo tipo soprattutto in presenza di cambi automatici che, ormai, richiedono una interazione più che limitata; insomma, diciamolo chiaramente, a cosa serve sulle auto da viaggio la leva del cambio così a vista? Ben fatto Peugeot.

I sedili posteriori, come accennato, sono spaziosi e confortevoli offrendo anche qualche ausilio per coloro che necessitano di caricare il proprio smartphone; sono infatti disponibili due prese per la carica USB-C e un piccolo alloggiamento dove posizionare lo smartphone. Presenti, infine, bocchette dell’aria per gestire il flusso d’aria e incrementare il comfort.

Il sistema di intrattenimento digitale è sofisticato e prevede un doppio schermo centrale, su due livelli distinti, e la presenza di un altro display davanti agli occhi del guidatore. Qui è possibile attivare anche la funzione i-cockpit 3D che posiziona le funzioni su più livelli così da enfatizzare la leggibilità e percezione; come tutte le funzioni “extra” è naturalmente disattivabile.

Ottimo anche il sistema di telecamere, in abbinamento ai sensori, che permette di posizionare l’auto con precisione anche in spazi ridotti. La qualità è elevata (decisamente superiore alla media visto che non è raro trovare camere degne dei peggiori smartphone di 10 anni fa) e apprezziamo la presenza di un punto di ripresa anteriore “salva-paraurti”. Il volante è più piccolo rispetto al classico, come tradizione Peugeot, e la posizione di guida potreste amarla come odiarla.

Cosa non ci piace

Se da un lato apprezziamo il sistema di infotainment pensato da Peugeot, dall’altro riteniamo che sia poco intuitivo e a tratti confusionario. Siamo sinceri, è estremamente completo e con la giusta dimestichezza troverete tutte le funzioni ma d’altro canto lo troviamo poco pratico per chi si è mai misurato con un sistema di questo tipo. Niente di estremamente grave anche perché siamo sicuri che, nella maggior parte del tempo, userete Apple CarPlay e Android Auto che sono disponibili anche in modalità Wireless.

Come si guida

Sotto il lunghissimo cofano di questa 308 è presente un propulsore termico a benzina da 1,6 litri da 150 cavalli e 250 Nm, in aggiunta ad un sistema elettrico da 81 kW integrato nel cambio, automatico a 8 marce, per una potenza combinata di 180 cavalli e 360 Nm. La batteria è da 12,4 kWh e carica ad un massimo di 7,2 kW pertanto in circa 2 ore è possibile raggiungere il 100%.

L’autonomia in elettrico è di circa 50 km, mentre in benzina si possono percorrere anche 600 km; in linea generale consideriamo questi valori più che ottimi per una vettura di questo tipo. Con la batteria carica è possibile raggiungere anche i 3 l/100 km, mentre con il solo sistema a benzina attivo il consumo si ferma, in media, a 7 l/100 km. Al momento non è prevista una Peugeot 308 puramente elettrica: arriverà nel 2023 e avrà una batteria da 51 kWh con un’autonomia stimata di 400 chilometri. Al momento, le versioni plug-in, sono quindi le soluzioni più elettrificate dell’azienda.

Discorso del tutto analogo per la variante berlina che è equipaggiata con un più vigoroso propulsore da 225 cavalli (180 cavalli endotermici + 110 cavalli elettrici): i consumi rimangono quasi invariati e la differenza in termini di spinta propulsiva è piuttosto contenuta. In entrambi i casi la potenza c’è e, seppur a distanza di settimane, abbiam riscontrato qualche difficoltà a capire su strada la differenza dei due propulsori. Su carta, infatti, il distacco tra la motorizzazione PHEV 180 e PHEV 225 nello scatto da 0-100 è di appena 1 decimo di secondo (e 9 decimi nel 80-120 km/h).

Ma com’è la dinamica? Nonostante le dimensioni e gli sbalzi, Peugeot 308 si guida bene. Non è certo una vettura sportiva, sicuramente non la station wagon quanto meno, ma il rollio è contenuto e anche in situazioni di emergenza non abbiamo registrato criticità. Non si scompone se è questa la domanda, ben fatto Peugeot.

Nonostante i 1.700 kg di peso (1670 kg per la berlina e 1730 kg per la station wagon), le prestazioni ci sono e si raggiungono i 130 km/h in autostrada in un attimo; il cambio è rapido, la spinta costante e misurata. Tre le modalità di guida disponibili: elettrico, hybrid e sport (che esclude la batteria in maniera totale). Dal menu è possibile abilitare la modalità i-Save che conserva un certo range della batteria così da evitare un consumo errato ad esempio in autostrada. Buono lo sterzo che, sebbene la lunghezza dell’auto sia importante, consente manovre in spazi ristretti in maniera sorprendente

Nota positiva anche gli ADAS, estremamente completi e ben calibrati. L’ACC è semplice da regolare e non presenta impuntamenti o perplessità. Buono, infine, anche il pedale del freno; generalmente sulle ibride plug-in è abbastanza spugnoso, sulla 308 invece il comportamento è più regolare e omogeneo, vicino per certi versi ad una endotermica pura.

Conviene?

Tre gli allestimenti disponibili: Allure Hybrid, Allure Pack Hybrid e GT Hybrid, con prezzi che vanno da 40.950 euro fino a 44.350 euro. La versione 225 cavalli è esclusiva dell’allestimento GT Hybrid. Chi non apprezza ancora le versioni ibridate, può acquistare una anacronistica versione benzina o diesel, con prezzi a partire da, rispettivamente, 32.570 e 34.570 euro.

Gli accessori sono numerosi e generalmente non richiedono un esborso importate. Ad esempio, la pelle Nappa incrementa il prezzo di circa 1.500 euro, mentre il parabrezza riscaldato richiede un esborso di 150 euro. Sono invece necessari 350 euro per il Visiopark 360, un sistema di telecamere estremamente utile soprattutto nella versione station wagon.

Il colore base è il Blue Avatar (Metallizzato) e per ottenere il nostro Bianco Banchise (Pastello) è necessario aggiungere 450 euro. La pelle Nappa incrementa il prezzo di circa 1.500 euro, mentre il parabrezza riscaldato richiede un esborso di 150 euro. Sono invece necessari 350 euro per il Visiopark 360, un sistema di telecamere estremamente utile soprattutto nella versione station wagon.

Come anticipato in apertura, 308 station wagon si posiziona in un segmento ormai in estinzione; a nostro parere questa soluzione, soprattutto in abbinamento al propulsore plug-in, è decisamente valida a patto però che abbiate la possibilità di caricare ciclicamente la batteria. Se siete alla ricerca di una station wagon confortevole, con ottime prestazioni e tecnologia avanzata, Peugeot 308 station wagon può essere un’ottima soluzione. Il prezzo è adeguato e in linea a quello che offre al momento il mercato.

E per la 308 berlina? Qui il discorso si fa decisamente più ampio complice il segmento di appartenenza; la proposta di Peugeot (a partire da 39.950 per quella da 225 cavalli) si posiziona nell’Universo Stellantis tra Opel e DS, mentre nei confronti delle tedesche risulta più accessibile. Insomma, a nostro parere può essere una valida scelta a patto che sia abbia a disposizione (come in tutte le PHEV) una infrastruttura di ricarica. Lo splendido verde oggetto della nostra prova è di serie nell'allestimento GT!