Pilotaggio neurale degli aerei: funziona, ecco il video

Un gruppo di ricercatori del Technische Universität München ha dimostrato che il pilotaggio neurale di un aereo è possibile. 7 piloti in un simulatore hanno fatto faville.

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a cura di Dario D'Elia

L'idea di pilotare un aereo con la mente non è nuova, ma un gruppo di ricercatori del Technische Universität München è riuscito a dimostrare che domani sarà anche possibile. Probabilmente Jean Grey degli X-Men e Clint Eastwood (aka Mitchell Gant in "Firefox - Volpe di Fuoco") sono stati di ispirazione ed è risaputo che la DARPA da anni lavora a qualcosa di simile.

Il test tedesco, effettuato su un simulatore di volo e non certo su un aereo vero, ha coinvolto sette piloti di varia esperienza - anche un neofita senza ore di volo alle spalle. Tutti hanno indossato un caschetto dotato di elettrodi, a loro volta collegati a un computer. In pratica sfruttando i segnali elettrici generati dal cervello e quindi l'encefalogramma ottenuto, è stato possibile tradurre il tutto in algoritmi - frutto del lavoro degli scienziati del Team PhyPA (Physiological Parameters for Adaptation) del Technische Universität Berlin. L'ultimo passaggio ha previsto l'elaborazione dei dati e la trasformazione in comandi compressibili al simulatore.

Brainflight

Ovviamente tutto il "processing" è avvenuto in tempo reale, sennò sarebbe stato impossibile un controllo diretto del velivolo. Durante ogni fase non sono mai stati toccati pedaliera, joystick e manetta.

Al termine delle prove i ricercatori hanno scoperto che la capacità di pilotaggio si è dimostrata adeguata per conseguire una parte delle manovre previste dal brevetto di volo. In pratica i tester sono riusciti a compiere tutte le manovre con la giusta precisione. "Uno dei soggetti è stato capace di completare 8 obiettivi su 10 con una deviazione di scarto di soli 10 gradi", ha dichiarato con soddisfazione l'ingegnere aerospaziale Tim Fricke, responsabile del progetto al TUM. Altri piloti sotto atterrati con poca visibilità; uno è giunto a terra a pochi metri di distanza dalla mezzeria della pista.

Il progetto del Technische Universität München rientra nel programma europeo Brainflight. "Una visione a lungo termine del progetto è di rendere il volo accessibile a più persone", ha aggiunto Tim Fricke. "Con il controllo neurale, il volo, in se stesso, potrebbe diventare più facile. Ridurre il carico dei piloti e di conseguenza aumentare la sicurezza. Inoltre i piloti avrebbero più libertà di movimento per gestire altre operazioni manuali nel cockpit".

Sfida di ben altra portata invece la possibilità di far arrivare ai piloti un feedback dall'aereo, magari in caso di raggiungimento dei limiti strutturali o di allerta. Gli studi al riguardo sono iniziati, ma la sfida appare ancora più complessa.