Porsche continua a registrare ottimi risultati nonostante le crisi del settore

Nonostante la crisi, Porsche continua a registrare ottimi risultati e profitti in tutti i settori. Buone anche le vendite a tema elettrico che rappresentano oltre il 20% rispetto all'anno precedente.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il marchio di auto sportive di Stoccarda ha affermato, in una recente nota, di aver visto aumentare sia i ricavi sia i profitti durante l’ultimo trimestre rispetto allo scorso anno. Una notizia piuttosto interessante, considerata la quantità di investimenti, su più settori (e-fuel, nuove tecnologie, batterie), che Porsche ha effettuato nell’arco degli scorsi mesi
 

I ricavi sono cresciuti da 7.73 a 8.04 miliardi di euro nell'ultimo anno, con profitti in aumento da 1.26 a 1.47 miliardi di euro; Porsche afferma che si tratta di un aumento rispettivamente del 4,1% e del 17,4%. Importanti aumenti anche lato vendite, dove si è registrato un netto 2%. A questo proposito, Lutz Meschke, vicepresidente e membro del consiglio di amministrazione responsabile per le finanze di Porsche, ha affermato che nonostante le “sfide globali”, il marchio è sulla buona strada per continuare una produzione costante.  

Oltre alla perdita di quasi 1.000 modelli in mare, il marchio è stato duramente colpito da continue interruzioni della catena di approvvigionamento; ad esempio, l’invasione da parte della Russia ha ostacolato la produzione di alcuni modelli come Macan e Panamera. Nonostante questi problemi, Porsche afferma che il calo del 5% delle consegne nell'ultimo anno non ha impedito a raggiungere ottimi risultati. Ne attribuisce il merito ai modelli più venduti come la Porsche Cayenne, che ha registrato 19.029 unità nel primo trimestre, seguita dalla Macan (18.329) e dalla Taycan (9.470). 

Porsche inoltre precisa come le vendite elettriche siano più importanti che mai, rappresentando il 23% dei volumi totali nell’ultimo anno. Se i piani di Porsche sui carburanti sintetici dovessero funzionare, i modelli moderni, come la 911, potrebbero continuare ad esistere senza modifiche al sistema di alimentazione, mentre il marchio potrebbe concentrarsi maggiormente sulle soluzioni elettriche migliorandone l’autonomia.   

"Il nostro successo non deve permetterci di perdere di vista coloro che sono in difficoltà non per colpa loro", ha affermato il CEO Oliver Blume. "Siamo molto preoccupati per la sofferenza del popolo ucraino". A questo proposito, il marchio ha offerto corsi di lingua per rifugiati ucraini e ha donato al programma delle Nazioni Unite per offrire un valido sostegno.