Porsche e Google, nuova partnership all'orizzonte

Porsche potrebbe integrare il software Google sulle sue future auto, per un infotainment sempre più capace e intuitivo.

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a cura di Francesco Daghini

Negli ultimi anni la bontà dell'integrazione software a bordo di un'auto è diventato un aspetto cruciale, e lentamente le case automobilistiche stanno capendo che è meglio affidarsi a chi i software li sviluppa di mestiere ormai da decenni, anziché provare a sviluppare internamente il proprio software: l'ultimo caso è quello di Porsche, che dopo lunghi colloqui con varie aziende del mondo tech, tra cui anche Apple, sembra aver scelto Google come partner tecnologico per il suo sistema di infotainment.

Inizialmente restii a integrare software di terze parti sulle proprie auto, a causa della moltitudine di dati personali che questi software raccolgono durante l'utilizzo, Porsche sembra aver cambiato idea, o meglio, sembra aver deciso che l'esperienza di utilizzo dei software automotive di Google sarebbe un valore aggiunto per le auto tedesche. Grazie all'integrazione con Google sarà infatti possibile utilizzare Google Maps, Google Assistant e altre applicazioni dedicate tramite i comandi vocali, senza la necessità di collegare uno smartphone all'auto.

L'aspetto della privacy rimane un motivo di preoccupazione, considerato che aziende come Google fanno della raccolta dati uno dei business principali: Google Maps è però anche il software di navigazione più diffuso in assoluto ed è molto più sviluppato e capace di qualunque navigatore sviluppato da una casa automobilistica - è quindi logico pensare che sia meglio pagare la licenza di Google Maps anziché investire nello sviluppo di un nuovo software da realizzare da zero.

L'integrazione tra il software Google per il mondo automotive e le applicazioni che più comunemente si usano alla guida, come quelle dedicate allo streaming di musica o di audio libri, rende la vita a bordo molto semplice e intuitiva, anche grazie a un'interfaccia grafica che risulta famigliare a tanti utenti, specialmente quelli che quotidianamente utilizzano smartphone su base Android.

Se questo accordo si farà davvero, Porsche andrà a unirsi a un discreto gruppo di case automobilistiche che si sono già affidate a Google, come Volvo, la cugina Polestar, Toyota e Lexus, Nissan e anche Ford.