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a cura di Valentina Acri

Continua ad essere al centro dell’attenzione il tema dei carburanti che, con l’inizio del nuovo anno, hanno visto salire vertiginosamente i prezzi. Non a caso, infatti, il Governo in carica ha deciso di non rinnovare il taglio delle accise a partire dal primo gennaio.

Secondo le elaborazioni di Quotidiano energia il prezzo medio della benzina servito è salito a 1,965 euro mentre quello del diesel a 2,023 euro al litro. Il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è 1,821 euro al litro, con marchi compresi tra 1,816 e 1,835 euro al litro (no logo 1,819). Il prezzo medio praticato del diesel self è a 1,879 euro al litro.

La decisione di non prorogare il taglio delle accise sta già avendo dure ripercussioni sulle tasche degli automobilisti italiani che devono anche fare i conti con il caro vita. A puntare il dito contro sono però le opposizioni e le associazioni dei consumatori, anche se a breve dovrebbero arrivare i primi risultati dell'indagine della Guardia di Finanza voluta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze per verificare le possibili speculazioni sui prezzi dei carburanti.

Con l’obiettivo di rendere chiara la situazione è previsto per la mattinata un incontro tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e il Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana, per valutare eventuali azioni di contrasto.

L’ipotesi di speculazione viene però bocciata dagli stessi gestori delle stazioni di servizio: Il gestore guadagna 3,5 centesimi sul self service e 5 centesimi sul servito. Questi sono i margini che ha sul prezzo di listino imposto dalla compagnia, ha commentato il presidente della Figisc-Concommercio, Bruno Bearzi.

Come sottolinea il Codacons un pieno di benzina costa in media 8,9 euro in più rispetto a fine dicembre, un aumento che si traduce in una maggiore spesa su base annua di circa +214 euro ad automobilista.