Prova, Mazda CX-5 2022: il SUV diesel brioso ed elegante

In un'epoca di vetture ibride ed elettriche, Mazda -quasi in controtendenza- continua a proporre propulsori diesel solamente endotermici caratterizzati da una dinamicità davvero invidiabile.

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a cura di Federico Vecchio

É quantomeno inusuale parlare di una vettura puramente diesel al giorno d’oggi eppure Mazda ha deciso di continuare ed aggiornare la sua gamma per poter catturare nuovi clienti che vogliono poter guidare un mezzo premium diverso da quelli offerti dalle case automobilistiche europee. 
Ed è per questo che abbiamo provato la nuovissima Mazda CX-5, il SUV premium della casa automobilistica giapponese; il costruttore ha infatti utilizzato un approccio diverso rispetto ai concorrenti, se le altre case stanno andando a forte velocità verso il downsizing e l’elettrificazione, qui troviamo un motore di cubatura maggiore rispetto a quanto siamo abituati al giorno d’oggi e capace di lunghe percorrenze.
Per quanto riguarda il veicolo, stiamo parlando dell’ammiraglia del marchio giapponese e dal 2022 aumenta l’offerta introducendo nuovi allestimenti ai già noti Exceed e Business, a catalogo troveremo infatti anche Newground, Homura e Signature; la prima si contraddistingue per l’aspetto avventuroso dato dai tocchi verde acido divisi tra interni ed esterni, la seconda - ovvero l’esemplare della nostra prova - si riconosce per i cerchi da 19”, le finiture nero lucido su specchietti e passaruota, senza dimenticare un piccolo accento rosso nella calandra anteriore. Per quanto riguarda la Signature invece, la si riconoscerà per gli interni in pelle Nappa Brown e le rifiniture in legno, è infatti la più costosa delle tre offerte ed è pensata per un pubblico più classico.

In questo restyling 2022 troviamo un frontale rinnovato grazie alla fanaleria a LED adattiva che vanta luci diurne sdoppiate e ben 20 blocchi luminosi per ogni faro; a subire un refresh non è solo l’anteriore ma anche il gruppo ottico posteriore. Le dimensioni totali del veicolo rimangono invariate rispetto al solito con 4570 mm di lunghezza, 1840 mm di larghezza e 1680 mm di altezza; il baule - uno dei punti di forza di questa vettura - può vantare una capacità minima di 522 litri.

Non appena si entra nell’abitacolo si è subito colpiti da una sensazione di qualità, gli assemblaggi e i materiali sono infatti ben curati; lo schermo centrale ha un’ottima risoluzione ma ha una caratteristica - o meglio, non ha - che farà storcere il naso a molti, non è infatti dotato di touch screen. Mazda sostiene che la sua interfaccia sia totalmente fruibile tramite il sistema a rotella posizionato sul tunnel centrale e, seppur vero, nel quotidiano ci si trova ad usare maggiormente Apple CarPlay ed Android Auto - solo con cavo, no wireless - ed utilizzare un’interfaccia studiata per il touch screen con un rotore è decisamente faticoso e non intuitivo.Se l’intento di Mazda era quello di evitare che il conducente si distraesse - ricordiamo come su altre vetture con funzionalità touch quest’ultima viene disattivata in automatico non appena ci si muove - a nostro parere avrebbero potuto lasciare la funzione touch attiva almeno per Apple CarPlay o Android Auto. 

Superato questo scoglio iniziale ci si trova di fronte ad un abitacolo rifinito con grande cura e che risulta accogliente e ben studiato. La versione da noi provata era anche dotata di tetto panoramico che a nostro giudizio poteva essere decisamente più grosso, le dimensioni sono infatti quelle di un tetto panoramico di una vettura compatta. L’isolamento acustico è esemplare, si viaggia veramente comodi ed in silenzio all’interno di questa vettura.Il motore diesel da 2.2 litri Skyactiv-D da 184 cavalli eroga tutta la coppia in maniera silenziosa ed efficiente, riuscendo a spostare la massa di questo veicolo senza alcuna fatica.

Il comportamento di Mazda CX-5 su strada è un riferimento per il segmento, infatti i tecnici giapponesi sono riusciti a bilanciare il comfort di marcia con una spiccata capacità di mantenere l’auto composta tra le curve; non abbiamo infatti riscontrato il classico galleggiamento che solitamente affligge tutti i SUV, ovviamente non è una sportiva ma saprà strappare un sorriso se lo si desidera. Il cambio automatico è poi improntato all’efficenza e riesce a sfruttare a pieno la grande coppia presente sin dai bassi regimi. Nella nostra prova abbiamo percorso circa 1.000 km divisi in 600 autostradali, 250 extraurbana e 150 cittadini; la media totale si è attestata intorno ai 6.7l/100km, decisamente non male!Per quanto riguarda i prezzi, Mazda CX-5 parte da 35.500 euro per l’allestimento Exceed mentre per la versione Homura con motore Skyactiv-D 2.2L 184 cv con cambio automatico a 6 marce della nostra prova ne sono necessari 47.600.