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a cura di Alessandro Crea

La Tesla Model 3 ha un prezzo di listino sul mercato tra i 35mila e i 78mila dollari a seconda dell'allestimento, ma quanto costa davvero produrla, almeno in termini di manodopera e materiali? È una misurazione che in ambito smartphone si fa spesso, ma smontare un cellulare e valutarne le componenti è molto più semplice che farlo su un'auto. Eppure un sito tedesco l'ha fatto ed ha scoperto che, grossomodo, una Model 3 non ha un costo superiore ai 18mila dollari, a cui ne vanno aggiunti circa altri 10mila per i costi di produzione. In totale fanno 28mila dollari su 35mila, per il solo modello base: un margine di profitto davvero sostanzioso.

A quanto pare il risparmio maggiore Tesla sarebbe riuscita a realizzarlo sulle batterie, che come sappiamo sono la voce principale nei costi di un'auto elettrica. In particolare a costare molto sarebbe il cobalto, che invece nelle batterie Tesla sarebbe stato ridotto al massimo e utilizzato unicamente per il catodo. Sul mercato lo stato dell'arte è rappresentato da batterie con l'8% di cobalto nel catodo, ma Panasonic, che realizza il modello utilizzato da Tesla, sarebbe riuscita a ridurlo fino al 2,8%.

Tesla Model 3 with rocks
Tesla Model 3

La Tesla Model 3 rappresenta forse l'ultima speranza per l'azienda di Elon Musk che i profitti appunto non riesce ancora a produrli. Nell'ultimo report trimestrale ad esempio l'azienda ha generato 3,4 miliardi di dollari di entrate, segnando il nuovo record trimestrale, eppure contemporaneamente ha conseguito anche la più grande perdita della sua storia, 875 milioni di dollari. In pratica l'azienda spende più di quel che guadagna.

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La Model 3 dunque consentirebbe di produrre invece un grosso margine di guadagno, soprattutto spingendo i modelli più costosi, prima però Elon Musk dovrà trovare il modo di aumentare i ritmi di produzione, raggiungendo quella famosa soglia di 5000 auto a settimana, traguardo fino ad ora sempre sfuggito. A quanto pare attualmente Tesla produce le Model 3 con un ritmo di circa 3500 auto a settimana e dunque il traguardo, fissato a fine giugno, sembra finalmente alla portata. Ma se dovesse sfuggire ancora difficilmente Musk riuscirà a salvarsi dalle ire degli azionisti.