Recensione Opel Insignia, la tedesca smart!

Insignia la conosciamo da molti anni, è stata una serie fortunata (e non) di Opel che ha generato comunque buoni volumi. Come se la cava la sua seconda generazione?

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a cura di Valerio Nebuloni

Descrizione generale:Insignia è una vettura di segmento D sul mercato dal 2008, carrozzata da berlina che strizza l'occhio al coupé ma disponibile anche in variante station wagon e cross.E', ad oggi, l'ammiraglia della casa di Rüsselsheim.

Estetica e interni:Da fuori i cambiamenti sono decisamente evidenti, le linee hanno seguito importanti affinamenti, più muscolosi, snelli e accattivanti.Le fiancate esaltano la dinamicità del veicolo, il frontale è più sportivo con fari più stretti ed elementi simil-aerodinamici di spiccato effetto.Il risultato è uno svecchiamento generazionale degno di nota e in questo i designer Opel hanno svolto un ruolo magistrale, anche se per l'estetica vige sempre il buon vecchio "de gustibus".

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Anche le cromature sono state interessate dal restyling e grazie alla riduzione della loro superficie la vettura sembra meno kitsch.
I cerchi presentano nuovi disegni e in generale con razze più strette. Molto belli.Chiude il posteriore con i gruppi ottici rialzati e snelliti che sgravano il senso di pesantezza eccessivo accusato dalla generazione precedente.
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Gli interni rispecchiano l'idea raffinata e di pregio data dalla carrozzeria: i sedili catturano l'attenzione per la loro importante costruzione a livello ergonomico e di materiali. Pelle e pelle traforata sullo schienale, che permette l'areazione e il riscaldamento attivo. Posizione regolabile e memorizzabile di ogni elemento e persino funzione massaggio.

La plancia ha meno carattere degli esterni, ma più di altre vetture evince una certa razionalità nel posizionamento di tutti i comandi ed i pulsanti delle varie funzioni. Senza conoscere la vettura è quasi istintivo guardare nella zona giusta.

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Comunque, la qualità percepita è davvero alta, i materiali sono morbidi e ci si sente a bordo di un'auto davvero comoda. Ecco, solo un appunto: sarà l'esemplare avuto in prova ma c'era una persistente vibrazione proveniente dalla zona dell'HUD, un nonnulla di cui parleremo dopo, sicuramente risolvibile con l'uso di mastice da carrozziere durante la fase di produzione.

Dotazioni tecnologiche:Opel non si è risparmiata e, a sorpresa, ha letteralmente riempito di tecnologia e dotazioni di sicurezza questa vettura, la maggior parte disponibili già di serie. Senza ordine di importanza figurano fari Full-LED, frenata automatica di emergenza per ostacoli e pedoni e rear cross alert, radar proattivi, sensori di angolo cieco, mantenimento della corsia, riconoscimento dei segnali stradali, cruise control adattivo, head up display e automatismi vari nelle funzioni di bordo.

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I fari sono di tipo a matrice di LED, con ben 32 sezioni che dinamicamente si attivano e spengono per avere un'illuminazione "abbagliante" e a lunghissima portata (400 metri) escludendo i veicoli davanti a sé. La connettività della vettura è garantita dal sistema Intellilink R 4.0, completo e intuitivo, con supporto ad Android Auto ed Apple CarPlay. Nessuna funzione ci ha fatto gridare al miracolo, il sistema semplicemente funziona bene in tutto ciò che ha da offrire, particolare degno di nota è il navigatore, non solo preciso nelle indicazioni e tempistiche ma anche nella velocità di ricerca.
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C'è anche un vano per la ricarica wireless dello smartphone e il sistema Bose a 9 altoparlanti. L'audio è stata per me un'ulteriore sorpresa, collocandosi al vertice della mia classifica personale.Completamente equalizzabile vanta una potenza sonora incredibile, regalando piacevoli tonalità basse che non invadono il resto del soundstage, chiaro per i medi e cristallino e dettagliato per gli acuti: un vero piacere.
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Ultima ma non meno importante dotazione è OnStar, un assistente personale che risponderà nell'immediato dopo aver premuto il pulsante "on" sul tettuccio, H24 7 giorni su 7 e tutto l'anno. Con molta cordialità l'operatore potrà aiutarci a cercare punti di interesse, darci indicazioni, spiegazioni e interagire con la nostra vettura per impostare navigazione e altro.Una comodità scontata che permette di evitare distrazioni quando si è molto busy.
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OnStar racchiude anche il servizio di Hotspot WiFi all'interno della vettura da abbinare ad un pacchetto dati. Il tutto è gratuito per 12 mesi, dopo questo periodo di prova sarà necessario pagare una quota annuale di 99 euro per mantenere attivo il servizio. Conti fatti è una feature ausiliaria non da poco per questa cifra. Lo stesso operatore, a prescindere dal rinnovo del contratto, interviene automaticamente in caso di rilevamento di incidente, per curarsi delle condizioni degli occupanti ed eventualmente fornire le coordinate ai soccorsi.

Guida:Opel ci ha fornito un modello dotato del propulsore 2.0 gasolio turbo da 170cv, abbinato alla trazione anteriore e una trasmissione manuale a sei rapporti: una scelta congrua in quanto la preferita per il nostro mercato, anche se eravamo molto curiosi di provare la trazione integrale "twinster" con torque vectoring e viaggiare comodi con un esperto ZF a guidare le cambiate. In ogni caso, il primo approccio con la guida è rilassato quanto l'impostazione del veicolo, morbida, pacata, ovattata. Il comando acceleratore è molto filtrato e mai nervoso, la frenata in compenso è ben modulabile.

Dal volante si rimane un po' delusi perché è veramente poco diretto. sarà stata una scelta "comfort"? La dinamica di guida è particolare, si percepisce la solidità dell'ossatura della macchina (telaio), che vanta alcuni elementi costruttivi notevoli soprattutto davanti, la vettura ha un appoggio eccellente sull'asse posteriore in curva ma la crisi arriva dall'avantreno, dove sospensioni adattive ma poco raffinate per il segmento (McPherson) non riescono ad essere all'altezza della macchina. Del resto Insignia non è fatta per il misto stretto.

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Il motore spinge benissimo e con vigore, un vero gioiellino, sembra quasi di avere a disposizione ben più di 170 cavalli, la risposta è corposa fin dai bassissimi regimi e l'accelerazione è rapida. Parametro ancora più interessante sono i consumi, ben 16km/l di media mista.Ringraziamo un po' Fiat per questo.

Il fanalino di coda di queste belle sensazioni è il cambio, troppo troppo morbido e impreciso. Un aggettivo che rende l'idea potrebbe essere "budinoso" e anche la frizione non è da meno. Su un'auto del genere non credo abbia senso adottare ancora una trasmissione manuale.

Comfort:Il punto saliente, la vera vocazione di quest'auto. Opel Insignia è Comoda. La seduta non è mai stancante, la funzione massaggio è una chicca "zen", non esistono stress ergonomici e il viaggio potrebbe durare giorni. A questo si accompagna l'eccelsa insonorizzazione dell'abitacolo, perfino il motore sembra lontanissimo e silenzioso. Merito degli ottimi rivestimenti fonoassorbenti e soluzioni come i doppi vetri laminati anche sui finestrini.

I passeggeri godranno di questa comodità forse ancora di più, il divano posteriore è veramente ben studiato e lo spazio a disposizione è veramente tanto. Bisogna solo fare amicizia con il climatizzatore, prima di trovare la giusta temperatura si rimbalza un poco tra "troppo freddo e troppo caldo".

Verdetto:Ciò che fa risaltare questa auto premium dal resto del mercato è il prezzo, di cui non ne abbiamo ancora parlato ma che è veramente concreto. A partire da 30.000 euro circa, con dotazioni di serie ricche e optional dal costo umano, andando a infastidire non di poco la concorrenza dei brand premium tedeschi che vedono configurazioni simili di auto dello stesso segmento, una volta accessoriate, almeno al doppio del prezzo.

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Con questa premessa e l'impegno di Opel nel rinnovamento di questa vettura ci sentiamo di premiare la sua proposta.Opel ha imparato dagli errori passati e sembra intenzionata a offrire auto premium al giusto prezzo, senza nessuna rinuncia.

Un'auto confortevole, capace di mangiarsi migliaia di chilometri in autostrada e non generare stress durante i viaggi.Ci ha convinto in tutto salvo la trasmissione. Vanno benissimo le due ruote motrici ma il cambio automatico deve essere una scelta obbligata.