Regione Lombardia, Ass. Cattaneo: l'elettrico non basta

L'Ass. Cattaneo della Regione Lombardia dice la sua sulla strategia europea: forzare l'elettrico non è il metodo giusto.

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a cura di Francesco Daghini

L’Unione Europea, e l’Italia di conseguenza, ha deciso di fissare al 2035 la data entro la quale si dovrà interrompere la vendita di nuove auto spinte da motori endotermici; il mondo dell’automobile sta cercando di adeguarsi il più in fretta possibile, ma si tratta di un cambiamento epocale che porta con sé non poche sfide. Per capire meglio come si può lavorare verso questo obiettivo, l’Assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo si è speso in parole molto chiare durante un’intervista rilasciata a Quattroruote.

Secondo l’Assessore Cattaneo, è importante che le istituzioni non entrino nel merito delle tecnologie utilizzate, in quanto l’obiettivo dovrebbe essere semplicemente quello di ridurre le emissioni inquinanti: elettriche, ibride, termiche di nuova generazione, auto a idrogeno, di questi tempi ne esistono davvero tante e ognuna interessante a modo suo, ma l’amministrazione pubblica non dovrebbe pronunciarsi in merito al tipo di tecnologia da utilizzare per raggiungere il suddetto obiettivo.

Dal canto suo, la Regione Lombardia resta critica nei confronti della decisione di bloccare la vendita di nuove auto endotermiche nel 2035; la scelta dell’elettrico non favorisce particolarmente l’Europa, che non ha asset utili a far crescere in fretta questo settore. Secondo Cattaneo, si tratta solo di una visione ideologica e opposta a quella che invece ha la Regione stessa, che cerca da anni di incentivare l’acquisto di veicoli più nuovi e meno inquinanti, a prescindere da quale possa essere la tecnologia di alimentazione.

In Lombardia si continuerà a lavorare duramente per ridurre le emissioni inquinanti, ma il focus non sarà soltanto sull’elettrico: nell’arco del 2022 saranno aperti 2 distributori di idrogeno, e non appena possibile si riprenderà a incentivare l’acquisto di veicoli nuovi e meno inquinanti. I dati infatti parlano chiaro: quando gli incentivi lo permettono, i cittadini puntano forte sull’elettrico e sull’ibrido, con l’85% delle auto acquistate che possono vantare un certo grado di elettrificazione.

E le colonnine di ricarica, fondamentali per la diffusione delle auto elettriche? La Regione Lombardia ha messo a disposizione 10 milioni di euro per la realizzazione di colonnine da parte di enti pubblici, dopo i 5 milioni del 2021. Entro i prossimi 3 anni saranno investiti altri 5 milioni per la realizzazione di infrastrutture di ricarica per le piccole-medie imprese e per i punti di ricarica per i veicoli degli enti pubblici – che già oggi vengono sostituiti con auto elettriche a un ritmo molto rapido.

Secondo l’Assessore Cattaneo, il futuro vedrà un mix di tecnologie differenti – e di formule di acquisto - che aiuteranno a ridurre le emissioni inquinanti: oggi in Lombardia ci sono 6,7 milioni di mezzi di trasporto, quasi 1 per abitante, ma in futuro questa situazione potrebbe cambiare grazie a forme di acquisto e noleggio più elastiche, ma per ridurre davvero le emissioni bisognerà lavorare anche sui riscaldamenti domestici e sulle emissioni industriali, perché il lockdown ha dimostrato che le auto non sono tra le principali cause dell’inquinamento dell’aria.