Revisione auto, aumenta la tariffa ma il bonus è limitato

A distanza di mesi dall'approvazione, entra in vigore l'aumento della revisione auto. A partire da novembre, infatti, la verifica sarà più cara di 12 euro con un bonus disponibile solo ad una piccolissima parte.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A partire dal primo novembre 2021 il costo della revisione aumenta di 9,95 euro più IVA, che corrispondono a 12,14 euro, arrivando così ad una cifra totale di 79,02 euro al posto dei precedenti 66,88 euro. Si tratta di un aumento che era stato deciso già lo scorso anno con l’approvazione della Legge di Bilancio 2021, ma che era stato posticipato a causa di una serie di malumori da parte degli automobilisti.

Proprio a causa delle perplessità da parte degli automobilisti, il Governo decise di offrire un parziale rimborso per le persone che avrebbero dovuto pagare la revisione con l’aumento. Naturalmente per poter usufruire del bonus serviva una misura apposita nonché una piattaforma telematica adeguata. Forse anche a causa di queste necessità, l’aumento tariffario è stato posticipato fino al primo novembre 2021. Sebbene questa misura di compensazione potrebbe far passare l’aumento come “sopportabile”, i fondi a disposizione sono molto limitati e quindi non disponibili per tutti.

Conosciuto con il nome di “Buono veicoli sicuri”, il bonus potrà essere richiesto sfruttando una piattaforma online che attualmente non esiste; dovrà essere disponibile entro 60gg dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, pertanto entro il 21 dicembre 2021. Successivamente alla pubblicazione, scatterà il tanto noioso “click day” che consentirà l’applicazione del bonus ad appena 402mila richiedenti. Il rimborso vale solo per un’auto, pertanto chi possiede più di una vettura dovrà scegliere su quale applicarlo. Una volta online, la piattaforma richiederà l’accesso con le credenziali SPID, la carta d’identità elettronica (Cie) o la carta nazionale dei servizi (Cns); a quel punto, bisognerà compilare un modulo e sperare di essere tra i fortunati 400mila richiedenti.