Scansione 3D dei bagagli all'aeroporto, primi test negli USA

American Airlines ha installato sistemi di tomografia computerizzata per il controllo bagagli presso due aeroporti statunitensi.

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a cura di Dario D'Elia

Il controllo bagagli all'aeroporto in futuro non richiederà più la rimozione di dispostivi elettronici e liquidi grazie all'impiego di nuove apparecchiature a raggi X basati su tomografia computerizzata (TC).Transportation Security Administration e American Airlines hanno avviato la sperimentazione presso lo Sky Harbor International Airport di Phoenix (checkpoint B del Terminal 4 per i voli interni) e il Logan Airport di Boston.

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In pratica rispetto agli attuali sistemi si ottiene una visione tridimensionale invece che bidimensionale. L'unità radar "scatta" centinaia di rilevamenti su tre dimensioni, dopodiché il software ricostruisce un'immagine che evidenzia la presenza di potenziali esplosivi, armi da fuoco e altri oggetti vietati.

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L'impiego della tomografia computerizzata non è una novità assoluta in questo settore, ma fino a oggi la sua diffusione è stata limitata solo a screening secondari poiché le macchine erano di grandi dimensioni. Si pensi ad esempio alle CT usate nel settore diagnostico.

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In questa fase pilota i viaggiatori potranno accettare o meno di farsi analizzare i bagagli tramite questa modalità. Nel rispetto delle norme vigenti comunque (per ora) continueranno a togliere portatili e liquidi.

La prospettiva è di eseguire test anche in altri aeroporti. Una novità che si affianca anche alla recente decisione di provare a Denver e Atlanta il riconoscimento di impronte per il chek-in e le nuove tecnologie di automazione di screening prezzo Chicago, Dallas e Los Angeles.


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