Sebbene non troviamo giustificabile la strategia dell’Ungheria in merito al prezzo del carburante, uno sguardo più ampio offre una visione leggermente differente; i prezzi della benzina e del diesel in Ungheria sono sensibilmente più bassi rispetto, ad esempio, ai vicini austriaci. Mentre in Austria e in Slovacchia il prezzo della benzina è, in media, di 2 euro al litro indistintamente alla tipologia di carburante, in Ungheria è di 480 fiorini (limitato da novembre 2021, circa 1,21 euro).
Questo ha portato, inevitabilmente, ad una sorta di “turismo per il carburante”, registrando un importante “via vai” di conducenti provenienti da altri paesi vicini al confine. L’imposizione di una tassa limitata esclusivamente agli stranieri riporta, sostanzialmente, il prezzo a quasi 2 euro al litro rendendo la trasferta poco redditizia.
Orban ha attribuito la cattiva situazione economica dell'Ungheria alla guerra nella vicina Ucraina e alle conseguenti sanzioni dell'UE contro la Russia. Quello che è chiaro è che l'Ungheria, che ha una propria valuta, ha sofferto più degli stati dell'UE che hanno adottato l'Euro. ABC News riferisce che l'inflazione in Ungheria è salita al 12,2% nel maggio 2022, incremento decisamente superiore rispetto gli 8 punti percentuali registrati, in media, nei 19 paesi che utilizzano l'euro.