Seat Leon 1.4 TSI Xcellence, la nostra prova su strada

Abbiamo avuto l'occasione di provare per qualche giorno la nuova Leon 1.4 TSI della casa di Martorell nell'allestimento Xcellence.

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a cura di Alessandro Delfino

Seat ha recentemente aggiornato la sua berlina con un nuovo design dei gruppi ottici, ma soprattutto sistemi di sicurezza e infotainment totalmente rinnovati.

Abbiamo guidato per due settimane la Leon 5 porte 1.4 TSI Act 150 CV nella versione dotata dell'allestimento Xcellence, che affianca FR nell'alto di gamma, ma con una connotazione più elegante.

Le differenze estetiche rispetto al modello che va a sostituire sono pressoché limitate i gruppi ottici FULL LED (con lampeggianti a LED), che si confermano un must have e forniscono un carattere molto forte all'auto.

La vettura in prova monta cerchi in lega da 17 pollici Dynamic 30/4 Black High Gloss e pneumatici 225/45 che, in abbinamento al colore Black Violet, danno una visione molto gradevole d'insieme.

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Le novità più significative le troviamo però all'interno.

Salendo a bordo della Leon della prova, infatti, notiamo che, rispetto al passato, i materiali sono più gradevoli sedili sportivi in Alcantara e volante in pelle e altri dettagli da vettura di classe superiore. Ridisegnata anche la console centrale, ora un po' più alta e ordinata, grazie al freno di stazionamento elettrico che ha sostituito la classica leva; inoltre il pulsante Start, posizionato sul tunnel, ora "pulsa" davvero. Ed è posibile scegliere tra otto varianti di illuminazione d'ambiente.

Il nuovo monitor da 8 pollici full touch screen sovrasta il cruscotto della vettura e segue a ruota le modifiche già avvenute sulla cugina Golf.

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Al centro, il monitor del sistema multimediale è ora da 8" e presenta solo due tasti fisici (menu e connettività), più la comoda rotellina per il volume, oltre a una grafica totalmente rinnovata. 

Non abbiamo apprezzato al 100% questo nuovo sistema in quanto abbiamo sentito più volte la mancanza di un secondo comando fisico. Sul sistema precedente era presente una rotella a destra che permetteva di scorrere all'interno dei menù; tale rotella, mentre si guida, risulta molto più comoda ed evita di distrarsi ulteriormente. Abbiamo poi accusato la mancanza del sensore di prossimità; suddetto sensore era comodissimo per poter ovviare ad una schermata troppo caotica e forniva le informazioni aggiuntive solo in caso di prossimità della mano dell'utente. 

Abbiamo invece accolto positivamente la grafica molto più user friendly rispetto al modello precedente.

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La grafica del monitor touch, a icone colorate, è gradevole e la funzionalità pare rapida ed efficace. La connettività è assicurata dal Seat Full link che, insieme al MirrorLink, integra anche le funzioni di Android Auto e Apple CarPlay. Una "prima" è rappresentata dal Connectivity box, con ricarica wireless per gli smartphone compatibili.

La Connectivity Box è facile da raggiungere e consente di ricaricare il cellulare compatibile in modalità wireless garantendo contemporaneamente una ricezione ottimale grazie all'accoppiamento automatico con l'antenna sul tetto. Il sistema presenta due porte USB integrate, per collegare contemporaneamente sia uno smartphone compatibile con la tecnologia MirrorLink, sia lettori musicali esterni.

Un po' infossate nello spazio sottoconsole le due prese Usb e l'Aux presenti sull'esemplare in prova (c'è pure la presa 12 V sul tunnel). Misure e abitabilità non sono cambiate, quindi viene confermato ciò che avevamo detto per la serie precedente: quattro posti comodi con, dietro, tunnel alto, buon margine per le gambe e aria sopra la testa quanto basta.

L'impianto stereo fornito da mamma Seat si è rilevato completo di Radio DAB (Digital Audio Broadcasting) e la qualità dell'audio all'altezza delle aspettative, sia utilizzando l'iPhone come sorgente sia con una USB key.

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La gestione totale dell'auto anche dai comandi posti sul volante hanno reso l'esperienza assolutamente piacevole.

Ma vero il punto forte di quest'auto è il motore: un propulsore meraviglioso che può spingere fino a 215 km/h, figlio della tecnologia Volkswagen e dotato del sistema di spegnimento di due dei quattro cilindri in caso di guida meno sportiva. 

Più volte abbiamo notato sul monitor del cruscotto la scritta "Modalità 2 cilindri", ma in termini di guida non abbiamo sentito alcuna differenza. Questo stratagemma, abbinato al sistema Start&Stop, permette consumi ridotti anche di un litro/100 km.

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Nonostante questo accorgimento l'auto si è dimostrata sempre reattiva, con un motore elastico e sempre pronto. In autostrada si appoggia la sesta marcia a 130 km/h a meno di 3000 giri e i consumi istantanei dichiarano quasi 20 km/L; se la velocità scende a 80 km/h, si arrivano a percorrere 25 km per il ogni litro di carburante.

L'altro punto forte della Leon è la tenuta. La 1.4 TSI Act 150 CV del test monta il pacchetto Dynamic della FR, con sterzo progressivo e regolazione attiva dell'assetto (Dcc). Si guida in posizione bassa e semidistesa e per sistemarsi bene torna utile la regolazione continua dello schienale. Al primo semaforo, lo Start&Stop riavvia in modo dolce l'1.4 turbobenzina. In realtà, è tutta gradevole, la Leon, anche andando tranquilli: regolare, senza vibrazioni, agile.

E molto fluida. La spinta dell'1.4 si fa sentire già dai 1.500 giri e, volendo, si può marciare spediti senza tirare le marce. Quando invece si chiede tutto, emerge una bella vivacità, ben contenuta quanto a numero di decibel. Il bello, però, arriva quando il percorso diventa tortuoso. La Leon s'inserisce in curva rapida e precisa, con il rollio al minimo sindacale: il baricentro basso si fa sentire. Ci si diverte a guidarla e ci si sente sicuri, per via dell'appoggio molto efficace.

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Unico difetto legato alla guida è secondo noi il cambio manuale. 

Il manuale a sei rapporti di derivazione VW è sicuramente preciso e ben manovrabile, ma piuttosto legnoso negli innesti e con la corsa della frizione un po' lunga. Avremmo preferito un cambio automatico DSG, purtroppo non previsto per questa motorizzazione.

La Leon si è sempre dimostrata sicura, stabile e comoda. Il pianale MQB (già visto nella recensione della Tiguan ndr) rimane una certezza e, anche sotto la pioggia torrenziale, si ha sempre la sensazione di essere su una vettura di categoria superiore. Dopo quasi 500 km insieme, l'auto segnava un consumo medio di 16.8 km/L e, per un motore di questo tipo, lo consideriamo un risultato eccellente.

La versione della nostra prova era dotata di  Sistema di Navigazione Plus, Driving Pack e Parkig Pack (con retrocamera) che include: Park Assist 3.0, Lane Assist, Emergency Assist, Rear Traffic Alert e  Blind Spot Detection.

Interessante Emergency Assist che, in assenza di reazione temporanea da parte del conducente,  emette prima un segnale visivo e poi un segnale acustico, seguito da un breve azionamento del freno.

Nel caso di una mancata reazione, l'auto inizia la decelerazione graduale fino al totale arresto, mantenendosi all'interno della propria corsia di marcia e attivando le luci di emergenza e il freno di stazionamento elettronico.

Rear Traffic Alert: l'uscita in retromarcia da un parcheggio è una manovra critica, poiché spesso è difficile individuare i veicoli in avvicinamento; in questo caso i sensori radar monitorano il traffico e avvertono chi guida guidatore in caso di possibili collisioni.

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Anche la Leon della prova, come molte vetture del Gruppo Volkswagen è dotata di un ottimo sistema di controllo adattivo della velocità di crociera (ACC),  che mantiene la distanza dal veicolo che precede. In questo caso però senza la funzione di stop e ripartenza, disponibile solo con il cambio DSG.

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Lane Assist è invece l'assistente al mantenimento della corsia di marcia riconosce le strisce che delimitano le corsie, emettendo un segnale se il veicolo abbandona la direzione corretta.

Abbiamo guidato per 500 km in autostrada senza toccare freno e acceleratore, e possiamo tranquillamente affermare che Leon ci ha consentito di migliorare la nostra sicurezza e quella dei passeggeri a bordo avvisandoci per tempo dei movimenti e delle frenate delle altre vetture. In sostanza, è molto utile nei percorsi autostradali, molto meno sulle strade cittadine.

Perché comprarla? 

Perché è un'auto completa, ben accessoriata e viene proposta a un prezzo (poco meno di 27.000 Euro nel nostro caso, pacchetti Xcellence inclusi) nettamente inferiore alla cugina Golf con cui condivide l'80% dei geni. Ha una sua marcata personalità e, in questa particolare colorazione è assolutamente meravigliosa.

Anche in questo caso Seat ha decisamente alzato l'asticella rispetto a passato e la qualità di Leon supera la percezione generale del brand; quindi,  se tre indizi (Ibiza, Ateca, Leon) fanno una prova, è arrivato il momento di inserire anche la casa di Martorell nell'olimpo dei marchi  che hanno tra i propri principi cardine il lato estetico e la qualità assoluta, e smettere di pensare di acquistare una Seat perchè è "affidabile ed economica" rispetto alla concorrenza.

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Photo Credits: Artemis Reviews