Semafori, il decreto introduce i contasecondi: un po' di regole

I semafori con contasecondi sono uno strumento comodo e utile per gli automobilisti, e presto o tardi li avremo anche in Italia.

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a cura di Francesco Daghini

Sono anni che se ne parla ma, salvo alcuni esempi estemporanei e illegali, in Italia non ci sono semafori dotati di contasecondi che indicano quanto tempo manca al rosso o al verde; tutto questo, si spera, sta per cambiare grazie al nuovo decreto portato avanti dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che ha definito finalmente le caratteristiche e le modalità di installazione per i contasecondi sui semafori.

Il testo definitivo del decreto non è ancora stato pubblicato, ma secondo quanto trapelato le "nuove" regole non dovrebbero essere molto diverse da quelle ipotizzate inizialmente dallo stesso ministero ormai nel 2017: scopriamo insieme le regole previste per l'installazione dei contasecondi sui semafori.

Secondo le prime informazioni trapelate, i contasecondi non saranno mai utilizzati per segnalare l'arrivo del verde, ma solo per il rosso o il giallo: i semafori veicolari saranno dotati di contasecondi sul rosso quando si installa, anche in via temporanea, un semaforo su un senso unico alternato in cui la durata del rosso supera i 120 secondi, oppure quando il verde viene attivato da un veicolo in arrivo e il rosso dura più di 90 secondi. Inoltre il rosso sarà dotato di contasecondi in quegli incroci privi di attraversamenti pedonali, ciclabili o misti in cui il verde viene attivato dalla presenza di veicoli.

Per quanto riguarda l'ambiente urbano, in città sarà obbligatorio installare i contasecondi in incroci regolati da semaforo e da telecamera che rilevi le infrazioni del passaggio con il rosso, quando il giallo dura meno di 5 secondi.

L'adeguamento dell'infrastruttura esistente sarà da completare entro 2 anni dall'approvazione del 'Programma triennale dei lavori pubblici' o del 'Programma biennale per l'acquisizione di forniture e servizi, redatti ai sensi del Codice dei contratti pubblici', ma entrambi questi programmi devono essere ancora redatti o aggiornati in seguito alle decisioni prese del ministero tramite quest'ultimo decreto; tradotto in soldoni significa che i tempi per la messa in opera di questi contasecondi saranno molto, molto lunghi.