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a cura di Valentina Acri

Shell acquista Volta, società nota per la gestione di una vasta rete di colonnine di ricarica pubblica degli Stati Uniti. La decisione del grande colosso petrolifero Shell conferma, nuovamente, la sua volontà di contribuire ad ottimizzare i servizi connessi alle nuove auto elettriche.

L'accordo stretto nei giorni scorsi, che ha portato all'acquisto della società, riguarderà tutte le azioni di Volta al prezzo nominale di 0,86 dollari statunitensi, per un totale di 169 milioni di dollari. Secondo quanto diffuso, la rete che sarà messa a disposizione degli utenti possessori di un veicolo a emissioni zero vanterà di numerosi punti di ricarica. Non a caso, congiuntamente alle postazioni già predisposte da Volta, saranno aggiunti ulteriori 3.400 punti di ricarica. Tutti saranno facilmente accessibili visto che la loro collocazione sarà nei pressi di negozi, centri commerciali e aree pubbliche dedicate ai cittadini.

Non dimentichiamo che le strategie delle case automobilistiche per i prossimi anni includono una vasta gamma di veicoli a batteria che richiedono un'adeguata infrastruttura di ricarica per poter essere utilizzate ma, soprattutto, per conquistare un numero maggiore di automobilisti ancora incerti sul loro prossimo acquisto.

In tale prospettiva, l'accordo di Shell con Volta non è il primo in assoluto dato che nei mesi scorsi il colosso petrolifero ha stretto una partnership con ABB per accelerare sulla crescita di un'infrastruttura di ricarica dotata di colonnine di ricarica a corrente alternata e a corrente continua. Partnership che permetterà a Shell di raggiungere più facilmente l'obiettivo prefissato di 500.000 punti di ricarica entro il 2025 e di 2,5 milioni di punti entro la fine del decennio. Nei mesi scorsi, inoltre, la multinazionale Shell ha inaugurato insieme al costruttore elettrico cinese NIO la loro prima stazione di servizio dotata di power charger e sistema di battery swap per semplificare tutte le procedure di ricarica dei veicoli elettrificati presenti sul territorio cinese. Insomma, l'impegno di Shell verso le emissioni zero sembra essere davvero costante.