Smarrimento bagagli negli aeroporti? Trovata la soluzione

SITA Baggage Report 2017 conferma la riduzione mondiale del numero di bagagli smarriti nel trasporto aereo. Il motivo si deve all'impiego dell'RFID.

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a cura di Dario D'Elia

Lo smarrimento dei bagagli negli aeroporti di tutto il mondo è ai minimi storici grazie alla progressiva introduzione della tecnologia RFID.

smarrimenti

Principali criticità

La conferma si ha nell'ultimo SITA Baggage Report 2017, che indica il tasso di smarrimento in 5,73 bagagli ogni mille passeggeri nel 2016 - praticamente 21,6 milioni (-7,2% rispetto al 2015). Un dato confortante se si considera che il numero di passeggeri ha raggiunto la cifra record di 3,77 miliardi.

Da ricordare che Société internationale de télécommunications aéronautiques è una società internazionale di IT e telecomunicazioni per il settore del trasporto aereo che include le più importanti compagnie aeree e operatori del settore.

SITA report

La riduzione degli smarrimenti

Dal 2007 il tasso di smarrimento è crollato del 70% grazie a copiosi investimenti in tecnologia e processi organizzativi. Ovviamente bisogna anche considerare che le compagnie low-cost, con i costi aggiuntivi per i bagagli in stiva, hanno favorito quelli a mano. Di certo questo ha contribuito ulteriormente ad abbassare il rischio smarrimento.

Ad ogni modo la prospettiva è ancora più rosea poiché da giugno 2017 grazie alla risoluzione IATA 753 le compagnie avranno l'obbligo di tracciare ogni bagaglio e registrarne il passaggio in sede di check-in, imbarco, sbarco, trasferimento eventuale su altri aerei e consegna. Tutto questo avverrà grazie all'RFID e consentirà ai passeggeri un monitoraggio diretto, in futuro tramite smartphone o altri dispositivi. Un po' come con le consegne effettuate dai corrieri.

"È frustrante per passeggeri e compagnie quando i bagagli vengono persi ma i giorni in cui non si sa dove siano finiti saranno presto una cosa del passato", ha dichiarato Ilya Gutlin, presidente di SITA President, Air Travel Solutions.

Spiegata anche la decisione di imporre alle compagnie di condividere i dati. Nel 2016 il 47% degli smarrimenti si è manifestato in fase di scalo e quindi trasferimento tra velivoli. Il tracking in tempo reale non solo risolverà la questione ma ridurrà anche i ritardi.

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Trend

Si tratta comunque di un tema di costi perché la gestione degli smarrimenti nel 2016 ha toccato quota 2,1 miliardi dollari nel mondo. Senza contare i disagi per i passeggeri e gli effetti collaterali sull'immagine delle compagnie. Si stima però che l'innovazione possa tagliare questi costi di circa 3 miliardi di dollari nei prossimi 7 anni, quindi di circa il 50%.

RFID nel settore bagagli

I chip RFID sono disponibili da tempo sul mercato ma solo negli ultimi anni c'è stata una forte accelerazione nel settore logistico. Oggi sono già disponibili anche bagagli con RFID integrato, che in prospettiva potrebbero agevolare ulteriormente il tracking in tempo reale remoto. I costi dei chip si sono notevolmente ridotti e SITA stima circa 0,1 dollari in media per unità ma un risparmio sulla gestione di 0,2 dollari.

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Uno dei casi più eclatanti è quello di Delta Air Lines che con un investimento di 50 milioni di dollari per implementare l'RFID in 344 postazioni nel mondo nel 2016 ha portato a un monitoraggio con un'efficienza del 99,9%. L'aeroporto Orlando International nel suo nuovo Terminal South promette di raggiungere il 100% adottando anche infrastrutture adeguate.

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Un esempio di tracking

Cognex Corporation in collaborazione con SITA sta lavorando a un reader a riconoscimento di immagine che va oltre l'attuale impiego delle apparecchiature laser ed è capace di leggere anche i TAG danneggiati.

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Sempre SITA è impegnata nello sviluppo di applicazioni per smartphone (Android e iOS) che trasformeranno i dispositivi di uso comune degli operatori in reader grazie all'impiego della fotocamera integrata o scanner esterni Bluetooth.

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Tracking Delta Airlines

Ogni informazione di monitoraggio potrà essere trasferita in tempo reale via 3G o rete Wi-Fi a una centrale che sarà accessibile esclusivamente dalle autorità di controllo. "Questa soluzione di scansione sarà autonoma e potrà essere usata in caso di rottura quando i bagagli hanno bisogno di essere stivati e tracciati al di fuori delle normali aree e per piccole linee aeree e aeroporti, usati per i trasferimenti e gli arrivi", conclude il documento. Insomma, non bisognerà allestire per forza mega impianti.