Stop alle auto benzina e diesel in UE: l'Italia proverà a trovare un compromesso

Il Governo italiano ribadisce la sua posizione contraria allo stop alla vendita di auto benzina e diesel nel corso dei prossimi anni in UE

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a cura di Davide Raia

Il Governo italiano ribadisce la sua contrarierà allo stop alla vendita di auto benzina e diesel in UE. Il blocco alle vendite partirà dal 2035, almeno stando a quanto stabilimento dalla recente votazione del Parlamento. L'iter per definire il blocco è, però, ancora lungo. L'Italia proverà a bloccare la normativa, anche e soprattutto a tutela del tessuto industriale del Paese. La conferma è arrivata da Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, che ha parlato della questione nel corso di un intervento alla Camera.

Il ministro ha sottolineato che: "L’azione del Governo sarà indirizzata verso soluzioni di compromesso che consentano di mantenere elevato il livello di ambizione sulla proposta di riduzione delle emissioni e al contempo di salvaguardare il principio della neutralità tecnologica, garantendo opportune flessibilità al fine di accompagnare il necessario percorso di transizione della filiera produttiva". L'obiettivo del Governo, in merito allo stop alla vendita di auto benzina e diesel, è di "inserire opportune flessibilità" alla normativa senza perdere di vista l'obiettivo della decarbonizzazione.

Lo stop alla vendita di auto benzina e diesel potrebbe comportare diversi rischi per l'Italia. L'intera filiera dovrà avviare in tempi rapidi un programma di riconversione e il rischio di una riduzione dei posti di lavoro è concreto. C'è poi la questione Motor Valley, pronta a cambiare identità con conseguenze sia sulle attività che sui livelli occupazionali. La questione della fine della vendita di auto benzina e diesel è destinata ad andare avanti ancora per molto tempo. L'Italia, nel frattempo, continuerà a conservare una posizione contraria alla recente decisione dell'UE.