Supercar elettriche? Troppo inquinanti perché si guidano poco

I produttori europei di supercar hanno raggiunto un accordo con l'UE che rimanda la deadline per la transizione alla mobilità elettrica.

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a cura di Francesco Daghini

Ormai lo sappiamo tutti: entro qualche anno le case automobilistiche saranno obbligate ad avere a catalogo un'ampia offerta di auto elettriche, fino al definitivo ban delle auto endotermiche nel 2035. Il primo step avverrà invece molto prima, già entro il 2030, quando le case dovranno dimostrare di avere almeno il 50% del catalogo composto da auto elettriche, una richiesta che è risultata particolarmente ostica per i produttori di supercar - che da un lato stanno cercando di adeguarsi, dall'altro però non hanno un catalogo così vasto da consentire di elettrificare subito metà dei modelli.

Per questo motivo è stata messa un campo una deroga per le case automobilistiche che vendono meno di 10.000 unità all'anno: la notizia la riporta Automotive News Europe, che sostiene che la deadline per il 50% del catalogo elettrico sia stata spostata al 2035 per i produttori di supercar.

La notizia non è una sorpresa: l'Italia è stata, tra le nazioni europee, quella più coinvolta nell'iniziativa ESCA (European Small Volume Car Manufacturer Alliance) che ha portato alla proroga di cui vi abbiamo parlato. ESCA rappresenta gli interessi di diverse realtà come McLaren, Aston Martin, Pagani, Bugatti, Ineos, Rimac e Koenigsegg, e ha permesso di rivedere le regole imposte al mercato viste le specifiche necessità di queste realtà più piccole, che non dispongono delle stesse risorse di grandi realtà concorrenti.

A differenza di tante auto normali che accettano felicemente la transizione verso la mobilità elettrica, mettere una batteria su una supercar avrebbe un impatto molto negativo sulle emissioni in fase di produzione: le supercar vengono guidate statisticamente molto meno, per cui non si percorre quella gran quantità di km necessari a compensare le emissioni di CO2 inevitabili in fase di realizzazione della batteria e produzione dell'auto.

In sostanza, questi produttori sono riusciti a dimostrare che forzare il passaggio all'elettrico - nel loro specifico caso - porterebbe a un aumento di emissioni, anziché l'opposto: ciò non significa certo che l'idea verrà abbandonata, ma si potrà pensare anche a soluzioni alternative come quella dei carburanti sintetici.