Suzuki GSX-S1000, cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Suzuki, con la sua GSX-S1000, propone una naked capace di stupire, anche nel prezzo.

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a cura di Paolo Tognon

Lanciata sul mercato nel 2015 questa nuova versione della GSX-S1000 ha fatto il suo ingresso nel 2021. Rispetto al precedente modello che va a sostituire, le modifiche ciclistiche sono contenute e il marchio ha preferito concentrarsi su quello che è l’aspetto estetico, rendendo il modello ancora più accattivante.

Sono solo due i cavalli in più rispetto al precedente modello, arrivando così a 152CV a 11.000 giri del suo 4 cilindri in linea da 999 cc euro 5. Disponibile in tre colori (Blu Miami, Grigio Berlino e Nero Dubai) penso che il blu metallizzato con dettagli argento a contrasto da noi provato, con scarico Akrapovic, sia decisamente quello più indicato. Come anticipato, se dal punto di vista tecnico su carta non c’è stata alcuna novità, dal punto di vista estetico le novità sono molte.

Finalmente GSX-S1000 ha preso carattere e in Suzuki sembra che abbiano voluto osare con un design molto aggressivo e caratteristico che le ha donato una personalità davvero interessante, soprattutto sul frontale, con fari LED ad elementi esagonali sovrapposti e le ali laterali pronunciate e affilate. A me piace, tranne magari il posteriore un po’ anonimo che avrebbe potuto seguire una linea altrettanto innovativa.

Cosa ci convince

Come moto personale ho una supersportiva e ogni volta che mi siedo su un altro tipo di moto ho bisogno di abituarmi un po’ prima di prendere confidenza, ma questa nuova GSX è come fosse una vecchia amica. Sono bastati 10 minuti per sentirmi subito a mio agio. La moto è potente e quando si dà fondo al gas ve lo fa sentire tutto strappandovi le braccia ma è una moto facile, molto facile, dovete solo stare attaccati bene.

Solitamente sconsiglio sempre a neofiti di partire con un 1000, soprattutto se potente, ma in questo caso potrei fare un’eccezione perché difficilmente farete alzare la ruota anteriore se non lo volete e nel complesso la moto è molto equilibrata.

Per il tipo di moto il confort di guida è elevato, io sono alto poco più di 170cm e l’altezza da terra della sella di 81cm la trovo perfetta. La sella stessa è molto comoda, come la posizione di guida, mi ha fatto venire voglia di farci molti km. Il manubrio è piuttosto largo, non lo avrei detto ma mi ci sono trovato bene proprio perché in generale la postura sembra studiata nel dettaglio.

Il motore spinge forte, non si sente la necessità di avere più cavalli, anche perché senza un cupolino sarebbe molto difficile raggiungere alte velocità a cui non aspira questa tipologia di moto.

Il sound è pazzesco, cupo, arrabbiato, sfrontato e il cambio, con la sua funzione quickshifter bidirezionale, è fantastico, veramente da 10 e lode, non ha mai sbagliato un colpo, ogni marcia entra in maniera sopraffina senza usare la frizione, non so nemmeno perché abbiano messo l’opzione di escluderlo dalla strumentazione.

Per concludere pur non avendo nessun cupolino il lavoro sull’aerodinamica è stato egregio perché le turbolenze sono praticamente assenti fino a oltre il limite del Codice della Strada.

Cosa non ci convince

Capirete bene dal paragrafo precedente che la moto mi è piaciuta nel complesso, ma ovviamente non è esente da pecche. Sembra una stupidata ma in parecchi giorni non sono mai riuscito ad abituarmi al pulsante delle frecce, è troppo in alto, son finito spesso a schiacciare il clacson.

Esteticamente trovo che un paio di cose siano davvero opinabili, la prima sono i catarifrangenti molto sporgenti, posso immaginare che sia una questione di normative, come i porta targa di grandi dimensioni, ma farli sporgere così tanto con un pezzo di metallo così visibile non mi è piaciuto per niente. La seconda cosa è quella finitura camouflage che si ripete in vari punti. Ho fatto un piccolo sondaggio tra amici e persone in giro e nemmeno una persona l’ha trovato bello, anzi…

I freni Brembo frenano forte ma li ho trovati poco modulabili, schiacciando poco sulla leva il rallentamento era minimo mentre schiacciando appena di più sembrava di gettare l’ancora, non sono mai riuscito a trovarmi completamente.

Se guardandola a distanza sembra una moto futuristica, appena si sale sopra e si accende il display LCD a contrasto negativo sembra di tornare agli anni 80 e con molta luce non è neanche ben visibile. Anche le opzioni di personalizzazione sono poche, a parte le 3 mappature e cinque livelli di traction control non si può personalizzare niente.

Come va

Dal punto di vista della guida è fantastica, a muoverla da fermo, con i suoi 214Kg e il serbatoio muscoloso da 19 litri non sembra così leggera, eppure in strada è davvero agilissima. Le sospensioni sono completamente regolabili e la forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm vanta un’escursione di 120mm che rende la guida piuttosto sportiva. Devo dire che il confort alla sella era perfetto ma la rigidità è parecchia, nelle disconnessioni tendeva un po’ a farmi saltare dalla sella ma sicuramente era molto efficace come tenuta di strada.

La vera spinta comincia dai 6.000 giri, mi sarebbe piaciuto che cominciasse un po’ prima ma da un 4 cilindri è difficile aspettarsi di più, anche se rispetto ad altre sotto i 6.000 giri l’ho trovato pigro. Il feeling è molto, trasmette bene quello che succede alla ruota e fa proprio venir voglia di perdersi in più curve possibili. Ad un certo punto però questo pregio diventa un limite perché vi porta sempre più a cercare di alzare l’asticella, per fortuna ci penserà lei a riportarvi un po’ sulla retta via dandovi dei segnali ben precisi che state esagerando.

Conviene?

Sono passato nel giro di poco dal non aver voglia di provarla, viste le poche differenze con il precedente modello, a non vedere l’ora di farci un giro. Questa sensazione, unita al fatto che stiamo parlando di una delle super naked più economiche sul mercato (circa 13.000 €), mi fa dire che conviene assolutamente.

Adatta ai neofiti ma anche ai più esperti, agilissima, particolare dal punto di vista estetico e versatile. Le concorrenti con più appeal costano davvero tanto di più, se si tralasciano alcuni dettagli e si guarda la sostanza e il rapporto qualità/prezzo è molto elevato.