Tesla, accordo con CATL per la fornitura di nuove batterie

Tesla sembrerebbe essere in fase di trattativa con CATL, grande produttore cinese di batterie. La fornitura porterebbe l’azienda di Musk all’implementazione di batterie LFP.

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a cura di Valentina Acri

Tesla sembrerebbe essere in fase di trattativa con CATL, grande produttore cinese di batterie destinate ai veicoli elettrici. A riferirlo è lo stessa agenzia di stampa Reuters.

Una trattativa già in fase avanzata e fondamentale per Tesla al fine di raggiungere l’obiettivo di utilizzare batterie prive di cobalto sulle proprie vetture prodotte nella Gigafactory 3. Inevitabile, pertanto, la crescente richiesta anche da parte delle industrie hi-tech visto l’utilizzo di cobalto nelle varie applicazioni industriali e, come in questo caso, fondamentale per la costruzione di batterie per veicoli elettrici.

La fornitura da parte di CATL porterebbe l’azienda di Elon Musk all’implementazione di nuove batterie LFP ( batterie al litio-ferro- fosfato) , sostituendo dunque quelle costituite da nichel- cobalto- alluminio (NCA). Tale adozione segnerebbe, per la prima volta nella casa automobilistica statunitense, l’inclusione delle cosiddette batterie LFP riducendo sostanzialmente i costi di produzione per la nuova gamma di veicoli in Cina.

La soluzione economica andrebbe quindi a sostituire le batterie nichel-cobalto-alluminio ( NCA) o nickel-manganese-cobalto ( NMC) che generalmente i produttori utilizzano sui veicoli per garantire una maggiore densità energetica e, di conseguenza, maggiore efficienza nella vettura.

Le dichiarazioni riportate da Reuters svelano inoltre come CATL stia lavorando sulla tecnologia cell-to-pack (CTP) con l’obiettivo di ottimizzare sicurezza e densità delle sue batterie LFP. La nuova tecnologia CTP punta infatti all’ ottimizzazione dell’efficienza dei processi e al risparmio sui costi grazie alla netta riduzione dei componenti necessari.

Mancano però dichiarazioni ufficiali sulle reali intenzioni da parte di Tesla che, nonostante le precedenti promesse di abbandonare quasi totalmente l’uso di cobalto, al momento sembrerebbe non voler abbandonare del tutto la tecnologia NCA.