Tesla, Autopilot 2.0 sarà ancora più preciso ed affidabile

Tesla sta lavorando su una nuova versione del proprio sistema di guida autonoma Autopilot, che integrerà più antenne radar e nuovo software, con l'obiettivo di passare dall'attuale Classe 2, ritenuta poco sicura alla Classe 3 e in futuro anche 4, ossia alla piena autonomia rispetto al guidatore.

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a cura di Alessandro Crea

Secondo le ultime fonti, Tesla starebbe lavorando a una nuova versione del suo sistema di guida autonoma, Autopilot 2.0, che dovrebbe avere software aggiornabile via OTA (Over The Air), più antenne radar e un sistema di fotocamere frontali più avanzato.

Tesla del resto è sicuramente una delle aziende più all'avanguardia nel nascente settore delle auto a guida autonoma, quantomeno perché è quella che si è mossa con più largo anticipo, visto che il suo primo sistema Autopilot risale al 2014 ed è l'unica a essere già in vendita.

Tuttavia il sistema era rimasto abbastanza statico. La prima versione di due anni fa prevedeva un sensore a ultrasuoni a 360°, un radar frontale e una telecamera frontale. L'anno successivo, Autopilot fu aggiornato alla versione 7.0, con nuove migliorie software e l'introduzione di nuove funzionalità come sterzata e archeggio automatici, ma l'hardware di base è rimasto praticamente invariato.

tesla model x

Questo comporta che le Tesla ancora adesso siano inserite nella cosiddetta Classe 2, che prevede cioè l'intervento attivo del guidatore al manifestarsi di qualsiasi situazione di pericolo. Una soluzione che non ha mancato di attirare su Tesla diverse critiche, ad esempio da George Hotz di Comma.ai, ma anche da Volvo, soprattutto dopo il verificarsi del primo incidente mortale.

Per questo motivo starebbe lavorando in gran segreto ad Autopilot 2.0, una versione evoluta con molto nuovo hardware, che consentirebbe alle auto del produttore statunitense di passare in Classe 3 e in futuro addirittura in Classe 4, quella che prevede cioè una guida completamente autonoma, che non richiede mai l'intervento umano (per approfondimenti sulle classi di guida autonoma leggi qui).

tesla model s

Autopilot 2.0 dunque dovrebbe avere anzitutto antenne radar sui quattro lati dell'auto e non soltanto sul frontale, mentre il sistema frontale dovrebbe integrare 3 videocamere, una principale con angolo di visione pari a 50°, una con campo ridotto a 25° per la ridondanza nella rilevazione di oggetti e ostacoli e una terza con campo grandangolare, con campo di 150°, per gestire ‎corsie parallele e incroci e rilevare ciclisti e pedoni.

Particolarmente interessante è l'ampliamento della rete radar. Tesla infatti è una delle poche aziende al lavoro su auto a guida autonoma a preferire questa tecnologia alla lidar, più comunemente utilizzata. Quest'ultima, il cui acronimo significa Laser Imaging Detection and Ranging, è una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser‎. Secondo il CEO di Tesla, Elon Musk, il radar avrebbe il vantaggio di essere più sicuro ed affidabile, potendo operare anche con pioggia, nebbia, neve, polvere e altre condizioni atmosferiche avverse.

Tesla Model 3 with rocks

Attualmente non c'è una data precisa per la disponibilità di Autopilot 2.0, ma potrebbe arrivare rima di quando si immagini e la sensazione è che non manchi molto tempo. Alcuni componenti infatti sono già disponibili e in produzione, ma prima Tesla dovrà risolvere qualche problema tecnico, soprattutto per quanto riguarda l'unità di controllo che dovrà elaborare tutti i dati e che dovrà sostituire l'attuale, inadeguata ai nuovi compiti.

Secondo alcune fonti Tesla starebbe collaborando in questo ambito con Nvidia, di cui già attualmente utilizza i Tegra per gestire navigazione, infotainment, console principale etc. La piattaforma di nuova generazione per il settore automobilistico, Nvidia Drive PX 2, dovrebbe arrivare in autunno, quindi potrebbe mancare davvero poco per vedere realizzato un salto qualitativo notevole nella guida autonoma delle Tesla.