Tesla Full Self-Driving: la causa per pubblicità ingannevole

Tesla Full Self-Driving è un tema molto controverso: negli USA un giudice ha obbligato la compagnia concedere un upgrade gratuito.

Avatar di Francesco Daghini

a cura di Francesco Daghini

Il tema della guida autonoma è molto caldo negli ultimi mesi, con Tesla che è spesso sotto le luci dei riflettori per merito, o a causa, del suo software chiamato Full Self-Driving: negli Stati Uniti un cliente Tesla ha fatto causa alla compagnia per pubblicità ingannevole poiché l'auto acquistata, una Tesla Model 3, ha bisogno di un ulteriore aggiornamento hardware per poter utilizzare FSD, un aspetto che va in totale contrasto con quanto affermato da Tesla, che sosteneva che tutte le Model 3 fossero dotate dell'hardware necessario per la guida autonoma.

Sono ormai anni che Tesla vende il pacchetto Full Self-Driving a cifre in costante aumento - oggi la richiesta è arrivata a 15.000 $ - ma al momento il software è ben lontano dall'offrire le funzionalità promesse: il tema della contesa è però un altro, e si sofferma su quanto affermato da Tesla durante le fasi di promozione dei suoi veicoli, come la Model 3. A più riprese la compagnia statunitense ha infatti affermato che le sue auto sarebbero state tutte dotate dell'hardware necessario alla guida autonoma, ma di recente si è scoperto che alcune Model 3 necessitano di un aggiornamento hardware ulteriore per poter sfruttare queste funzionalità.

Questo problema è nato dopo che Tesla ha cominciato a offrire FSD come abbonamento mensile anziché come acquisto una tantum; alla cifra di 199$ al mese, Tesla permette di ricevere l'aggiornamento software che sblocca le funzionalità FSD, ma in alcuni casi i clienti che hanno acquistato l'abbonamento si sono ritrovati impossibilitati a utilizzare il software, a causa di componenti hardware non adeguate. Per aggiornare l'hardware, Tesla ha chiesto a questi clienti prima 1500 e poi 1000 $, ed è proprio qui che si è aperto lo spiraglio per una causa per pubblicità ingannevole.

Uno dei clienti, dopo aver scoperto l'amara realtà dei fatti, ha deciso di portare Tesla in tribunale, vincendo la causa anche perché la compagnia non si è presentata al processo.