Tesla, ingegnere Volvo boccia il sistema di guida autonoma

Il sistema di guida semi-autonomo di Tesla fin ora ha impressionato positivamente un po’ tutti, comuni utenti ed addetti ai lavori, ma non Trent Victor, ingegnere Volvo. Quest’ultimo infatti ha espresso preoccupazione per la scelta di Tesla, definendo il suo sistema pericoloso.

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a cura di Alessandro Crea

Il sistema di guida semi-autonoma di Tesla ha ricevuto la sua prima critica, per di più molto autorevole, da Trent Victor, senior technical leader per la prevenzione delle collisioni di Volvo.

Secondo l’ingegnere il sistema messo a punto da Tesla non è poi così affidabile come potrebbe sembrare ed ha affermato che la casa automobilistica sta pubblicizzando eccessivamente la propria soluzione Autopilot, che in realtà è essenzialmente una tecnologia rudimentale semi-autonoma, facendola passare come qualcosa di molto più evoluto di quanto non sia in realtà.

Le affermazioni di Victor potrebbero sembrare arroganti, oppure semplicemente dettate dalla competizione tra marchi, ma per capire il motivo del contendere bisogna approfondire la questione.

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Il problema principale è che il Tesla Autopilot è attualmente un sistema a guida semi-autonoma, ossia di classe 3, mentre Volvo Drive Me, che sarà presentato il prossimo anno, è una soluzione di classe 4, ossia a guida completamente autonoma.

La differenza sostanziale è che Autopilot, in caso di condizioni estreme che il computer non riesce a gestire, prevede l’intervento diretto del guidatore, mentre Drive Me non necessita in alcuna situazione di un pilota umano, in caso di pericolo eccessivo e ingestibile per le proprie capacità infatti si limiterebbe a parcheggiare tranquillamente l’auto a bordo strada.

Nonostante dunque attualmente siano in molti a considerare il sistema di guida messo a punto da Tesla uno dei più avanzati in assoluto, è normale che l’ingegnere Volvo lo reputi meno e voluto e più pericoloso del proprio, perché un essere umano potrebbe essere ad esempio distratto o addirittura svenuto e non essere in grado di subentrare al pilota automatico.

Trent Victor comunque, anche se in minoranza, non è l’unico a non apprezzare molto la soluzione Tesla: recentemente infatti anche il noto hacker George Hotz, ora a capo di Comma.ai, un’azienda che sta sviluppando un kit a guida autonoma montabile su qualsiasi auto, ha affermato cose simili, criticando l’azienda di Elon Musk.