Tesla, la Gigafactory tedesca non produce a sufficienza

Le nuove Gigafactory di Tesla lavorano a rilento, difficile assumere operai specializzati offrendo il 20% di stipendio in meno.

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a cura di Francesco Daghini

La Gigafactory fuori Berlino recentemente inaugurata da Tesla non ha davvero un attimo di pace e torna nell'occhio del ciclone a causa di dati di produzione troppo bassi: il problema nasce a causa della difficoltà nel trovare forza lavoro, oltre a problemi legati ad una insufficiente fornitura d'acqua che sta limitando l'espansione della fabbrica.

La notizia, riportata da Reuters, racconta di nuovi ritardi sulla produzione comunicati ai clienti europei che hanno di recente ordinato una Tesla Model Y: inizialmente prevista per il mese di gennaio, la consegna è ora slittata al mese di marzo dopo che, appena la scorsa settimana, il prezzo della Model Y base è stato ridotto del 17%. Nessuna modifica sui tempi di consegna, invece, per i modelli più costosi e accessoriati, che però non hanno subito particolari cali sul listino.

I problemi di produzione della Gigafactory in Germania sono così evidenti da essere stati citati anche dal ministro degli affari economici tedesco Joerg Steinbach, che afferma che la produzione "ha bisogno di crescere ulteriormente."

Il problema principale, come anticipato in apertura, è dato dalla difficoltà che Tesla ha riscontrato nelle assunzioni: oggi nella Gigafactory lavorano circa 7000 dipendenti, ma l'obiettivo iniziale di Tesla era di averne 12.000, per raggiungere l'obiettivo di mezzo milione di auto prodotte all'anno. Lo stipendio proposto da Tesla è inferiore del 20% rispetto a quello proposto dalla concorrenza tedesca, che come si può ben immaginare è molto ben radicata nel tessuto sociale teutonico. Al momento sembra che Tesla stia assumendo circa 300 persone a settimana per risolvere il problema, puntando a un totale di 9000 operai.

Il processo di affinamento della produzione sarà ancora lungo e difficile per Tesla, che deve scontrarsi con la realtà del mondo del lavoro in Germania, sicuramente diverso da quello di Shanghai e anche da quello in Texas; giusto per restare in tema, anche la nuova fabbrica aperta vicino a Austin, in Texas, sta avendo i suoi bei problemi di produzione e per provare a risolverli Tesla ha trasferito il capo della fabbrica di Shanghai, Tom Zhu, capace di guidare i lavoratori cinesi durante i difficili mesi dell'apice della pandemia e dei lockdown.