Tesla Master Plan, il 3° step si avvicina

Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha parlato dei primi dettagli riguardanti il 3° step del Tesla Master Plan, dopo il successo delle prime 2 fasi.

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a cura di Francesco Daghini

La visione di Elon Musk, a quasi 20 anni di distanza dalla nascita di Tesla, sta finalmente prendendo forma; fondatore della compagnia nata nel 2003, nonché CEO dal 2008 ad oggi, Musk ha da sempre avuto un piano in testa per far crescere Tesla fino a quello che è diventata oggi – un piano che oggi arriva alla sua terza parte, dopo che i primi due step sono stati eseguiti e hanno portato a risultati che hanno superato le aspettative.

Il primo step, che risale ormai al 2006, prevedeva la nascita di un’auto sportiva (Tesla Roadster) che permettesse al brand di farsi conoscere e raccogliere i fondi necessari a dare vita a modelli sempre più economici: è così che dopo la Roadster è arrivata la Model S e in seguito la Model 3, auto con prezzi di listino gradualmente sempre più bassi. Il tutto è stato portato avanti in parallelo alla diffusione dell’infrastruttura di ricarica – i tanto apprezzati Tesla Supercharger, diffusissimi e affidabili – e a sistemi dedicati alle energie rinnovabili e allo stoccaggio di energia. E’ questo il cuore dello Step 2, risalente al 2016: realizzare pannelli solari con sistemi di accumulo integrati, così da permettere ai clienti di ricaricare la propria auto elettrica senza dover pagare direttamente la corrente. Ma non è tutto, perché insieme a queste iniziative, Tesla si è anche impegnata a sviluppare sistemi di guida autonoma che siano più sicuri di quanto non sia un umano alla guida.

Il terzo step, a 6 anni di distanza dal secondo, non è ancora stato annunciato ufficialmente ma si è cominciato a parlarne ai piani alti di Tesla; secondo alcune fonti, la scorsa settimana Musk si sarebbe confidato con una ristretta cerchia di dipendenti, illustrando l’obiettivo generale che si pone il terzo step del Master Plan. Secondo alcune fonti di Electreck, lo step 3 si concentra ancor di più sulla diffusione di un’infrastruttura energetica che sia ecologica e più compatibile con la vita sul pianeta.