Tesla Model 3 e Model S, 200mila richiami arrivano anche in Cina

Tesla Cina ha diramato un nuovo comunicato riguardante un richiamo per Model 3 e Model S, analogamente a quello rilasciato in precedenza da Tesla America.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A seguito del richiamo da parte di Tesla di circa 350mila Model 3 e 120mila Model S negli Stati Uniti, a causa della telecamera posteriore e del sistema di chiusura del frunk, anche in Cina è stata avviata una campagna del tutto analoga che coinvolge però molte meno unità.

L'autorità di regolamentazione del mercato cinese ha dichiarato il 31 dicembre scorso che Tesla Cina avrebbe richiamato 19.697 Model S importate, 35.836 Model 3 importate e 144.208 Model 3 fabbricate in Cina, per un totale di poco meno di 200.000 veicoli. Stando a quanto riportato da Reuters, il richiamo in Cina sarebbe legato ad un problema di sicurezza che aumenterebbe in caso di collisione. Più specificamente, sulle Model S interessate il cofano del bagagliaio anteriore, il frunk, potrebbe aprirsi improvvisamente durante la marcia e causare un potenziale incidente.

Su Model 3, invece, la ragione dietro al richiamo è la medesima delle versioni americane: l’apertura e chiusura del baule potrebbe usurare il cablaggio dedicato all’alimentazione della retrocamera. Tutte le auto ritirate, stando a quanto riportato, sarebbero state prodotte tra il 2015 e il 2020. Il richiamo diramato negli Stati Uniti, tuttavia, include anche alcune unità più recenti e datate. Più in dettaglio Model S 2014-2021 ed essenzialmente tutte le Model 3 prodotte dal 2017 al 2020. Al momento non è chiaro se anche le vetture europee siano affette dai medesimi problemi; non ci rimane che attendere per ulteriori sviluppi. Come riportato in precedenza, le correzioni per entrambi i problemi sono abbastanza semplici ed economici, ma metteranno a dura prova il team di assistenza di Tesla a causa del volume di veicoli da controllare.