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a cura di Alessandro Crea

Consumer Reports, la prestigiosa testata che risponde all'associazione consumatori statunitense, ha bocciato la Tesla Model 3. A pesare sulla decisione negativa sono stati soprattutto gli spazi di frenata, giudicati eccessivi. In realtà i tester hanno rilevato anche altri difetti come ad esempio l'assenza totale di pulsanti e altri comandi che costringe a interagire unicamente col grande display centrale, la cui interfaccia è stata giudicata non semplicissima. Tuttavia gli altri sono stati considerati difetti secondari e sempre bilanciati dai pregi, come la grande manovrabilità e l'autonomia elevatissima.

Scendendo nel dettaglio, i piloti di Consumer Reports hanno testato la capacità di frenata della Model 3 secondo lo standard internazionale SAE, ripetendolo più volte per avere risultati consistenti e intervallando ciascuna prova con la percorrenza di oltre un chilometro, in modo da evitare che i freni si surriscaldassero. Alla fine il risultato dice che la Model 3 necessita di uno spazio di 46,3 metri per decelerare da 100 a 0 km/h. Si tratta di una distanza superiore di ben 6,4 metri alla media della categoria, in cui ci sono auto come la BMW Serie 3 o la Audi A4, e addirittura 7,6 metri in più rispetto alla Tesla Model X.

tesla model 3
Model 3

In realtà il risultato è così incongruente che persino i tester di Consumer Reports si sono insospettiti, soprattutto perché nel primo test svolto in assoluto l'auto aveva frenato entro una distanza di 40 metri, in linea con la media del segmento. È stato così testato anche un secondo modello di Tesla Model 3 acquistato privatamente, e l'auto è stata persino lasciata ferma un'intera notte prima di ripetere i test, ma quel primo risultato non è stato più ripetuto.

Tesla ha prontamente ricordato che nei test interni l'auto frena in uno spazio significativamente più ristretto, pari a circa 40 metri, e che la prestazione può essere influenzata da diversi fattori esterni, come ‎stato del manto stradale, condizioni meteo, temperatura pneumatici, temperatura esterna, temperatura dei freni e precedenti abitudini di guida, che possono influire sulle prestazioni dell'impianto frenante.

Model 3 Blue Driving

In un Tweet di risposta a Consumer Reports, Elon Musk ha ribadito stupore da parte dell'azienda suggerendo che si possa trattare di un'inconsistenza dovuta a un problema firmware, nel caso facilmente correggibile tramite un aggiornamento OTA. Nei prossimi giorni dunque l'azienda statunitense ha promesso di verificare e risolvere il problema.

Vedremo dunque se, come già accaduto altre volte su Consumer Reports in altri ambiti, la testata accetterà di ripetere i test dopo l'eventuale aggiornamento. Ciò che è certo è che Musk e la sua azienda non possono permettersi questo ulteriore smacco. L'azienda non se la passa bene e la Model 3, che dovrebbe rappresentare il modello di rilancio grazie al suo prezzo decisamente più accessibile rispetto a quello delle altre Tesla, è in forte ritardo e non consente ancora di raggiungere i ritmi produttivi attesi. Se il problema di sicurezza dovesse dunque essere confermato, non sarebbe una buona pubblicità e l'azienda potrebbe pagare cara l'ennesima pubblicità negativa.