Tesla Model S fa il record: 900 km con una ricarica

Una Tesla Model S è riuscita a percorrere oltre 900 km con una sola ricarica, a una velocità media di circa 40 km orari.

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a cura di Alessandro Crea

900 km con una sola ricarica (901,2 per l'esattezza): non è fantascienza ma il risultato che è riuscita a raggiungere una normalissima Tesla Model S di serie. Un traguardo straordinario che serve però soprattutto a cambiare la percezione delle persone in merito alle auto elettriche. Uno dei principali ostacoli alla loro diffusione infatti è la cosiddetta soglia psicologica dei 500 km di autonomia, che genera ansia in molti automobilisti.

tesla model sLa Tesla Model S ha dimostrato che superare questa soglia è possibile per un'auto elettrica di serie, seppur con un "trucco". Il risultato infatti è stato conseguito tramite la pratica dell'Hypermiling, un metodo di guida per massimizzare il risparmio di combustibile.

Steven Peeters e Joeri Cools, i due piloti che si sono alternati alla guida per ben 26 ore di seguito, hanno infatti percorso più volte una pista di 26 km di lunghezza, mantenendo una velocità media di circa 40 km/h. Questo stile di guida è ovviamente assai distante da quello adottato nel quotidiano ma ha l'indubbio merito di rivelare le potenzialità dei motori elettrici.

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L'autonomia delle auto elettriche però non è tutto. Come sappiamo nel prossimo futuro molte di esse saranno anche dotate di sistemi di guida autonoma parziali o integrali. Una prospettiva che preoccupa diversi automobilisti, che non si fidano del tutto delle capacità del sistema.

new tesla model s 08

Uno degli eventi più "traumatici" a tale proposito è stato l'incidente mortale subito da una Tesla Model S nel corso del 2016. Il report della NTSB (National Transport Safety Board) ha però contribuito a gettare luce sull'accaduto. Anzitutto c'è da specificare che, sui modelli del 2015/16, Autopilot era solo un sistema di assistenza alla guida, posizionandosi a cavallo tra la Classe 2 e la 3. Questo significa che l'automobilista dovrebbe sempre essere vigile e partecipare attivamente, mentre secondo la NTSB Joshua Brown, l'uomo deceduto nell'incidente, avrebbe avuto le mani sul volante solo per 25 secondi lungo l'intero percorso di guida, ignorando i tanti avvisi e allarmi azionati dal sistema. 

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Come era già stato appurato in precedenza inoltre quella versione di Autopilot non era in grado di intervenire nella situazione specifica, in cui cioè un autoarticolato attraversa la strada perpendicolarmente all'automobile. Insomma anche un sistema di assistenza alla guida è più affidabile rispetto a un essere umano, figuriamoci uno di Classe 5, quando sarà disponibile.    


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