Tesla potrebbe bloccare i nuovi ordini di Model 3 e Y

Troppi ordini accumulati, la produzione non può tenere il ritmo: Tesla pensa a uno stop delle prenotazioni di Model 3 e Model Y.

Avatar di Francesco Daghini

a cura di Francesco Daghini

Tempi duri per chi deve produrre auto: prima la pandemia da Covid-19 che ha sconvolto le catene di rifornimenti del mondo, poi la guerra tra Russia e Ucraina che ha complicato le operazioni di produzione in Europa e ha fatto schizzare alle stelle il prezzo di petrolio e gas metano. Tutto questo sta avendo una serie di effetti molto importanti sul mercato automobilistico, che anche grazie a una fortissima spinta politica sta puntando molto seriamente verso una transizione elettrica, che come al solito vede Tesla come regina del mercato.

E’ proprio lei, Tesla, ad avere importanti problemi di produzione anche a causa dell’altissima richiesta: in pochi anni la Casa di Elon Musk è riuscita a guadagnarsi le attenzioni del mercato, che oggi stravede per queste auto elettriche, al punto che oggi la lista di attesa per una Tesla Model 3 sfiora i 12 mesi, anche se in Italia le cose vanno un po’ meglio rispetto agli Stati Uniti.

Chi oggi ordina una Tesla Model Y negli USA può sperare di riceverla tra febbraio e maggio 2023, mentre in Italia l’attesa è più breve ma solo di qualche mese, con la finestra di consegna indicata tra gennaio e marzo 2023, anche se tutto può cambiare nei prossimi mesi.

In occasione del recente summit ‘Future of the Car’, dove Elon Musk ha rilasciato una lunga intervista al Financial Times, è stato proprio il CEO della compagnia a ipotizzare una soluzione drastica: stop alle prenotazioni per nuove Tesla, così da dare il tempo all’azienda di smaltire i tantissimi ordini accumulati (se si considera che Tesla punta a produrre 2 milioni di auto nel 2022, si deduce che gli ordini ricevuti siano sensibilmente di più) evitando al contempo di scontentare clienti in cerca di una nuova auto in pochi mesi. Inoltre c’è il problema del prezzo: il costo delle materie prime continua ad aumentare, e un contratto firmato oggi a un determinato prezzo potrebbe diventare svantaggioso per Tesla quando, tra 12 mesi, l’auto sarà prodotta.

Per il momento è solo un’ipotesi, che però sembra essere molto plausibile considerato che è stata ventilata dal CEO in persona.