Tesla, tutto pronto per la Giga-Fest ma non mancano le polemiche

Continua a non esserci pace tra la casa automobilistica Tesla e gli ambientalisti tedeschi: questa volta a finire sotto accusa è stata la "Giga-Fest".

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a cura di Emanuela Acri

Continua a non esserci pace tra la casa automobilistica Tesla e gli ambientalisti tedeschi. Infatti, dopo la recente battaglia legale nata a causa di problemi legati alla Tesla Gigafactory - che si trova a Gruenheide, vicino a Berlino - l'azienda di Elon Musk si trova a fare i conti ancora una volta con gli ambientalisti. Stavolta, però, a finire sotto accusa è stata la cosiddetta "Giga-Fest", ossia la grande manifestazione che si terrà nella giornata di domani 9 ottobre 2021, per festeggiare quello che a breve rappresenterà l'inaugurazione della prima Gigafactory di Testa in Europa. A suscitare polemiche da parte dei manifestanti, a quanto pare, è stato il pericolo di eventuali contagi per il COVID-19.

Infatti, nonostante sia stato predisposto il limite di una capienza pari a 5.000 persone da parte del Governo tedesco, la casa costruttrice statunitense sembra aver avuto il permesso di ospitare 9.000 persone. Si tratta, evidentemente, di un permesso che ha suscitato preoccupazione negli ambientalisti poiché - questa deroga - andrebbe a sottolineare ulteriormente lo strapotere dell'azienda di Musk. Ovviamente, a questo c'è da aggiungere i permessi provvisori che sono stati rilasciati da parte delle autorità locali, necessari alla casa automobilistica Tesla per costruire lo stabilimento sul territorio europeo. Potrebbe sembrare tutto normale ma, evidentemente, in Germania - solitamente - le cose funzionano in maniera differente, poiché le problematiche che potrebbero nascere nei confronti della società sarebbero molto pesanti.

Infatti, nell'eventualità in cui la pratica non dovesse essere accettata, si dovrebbe procedere con la demolizione del tutto. Inoltre, sembrerebbe che siano nate contestazioni nei confronti di Testa anche da alcuni sindacati tedeschi, come ad esempio IG Metal. Il sindacato in questione ha infatti messo sotto accusa Elon Musk in quanto avrebbe offerto una paga ridotta del 20% se confrontata con quella delle aziende locali. Le polemiche non finiscono qui: erano stati promessi circa 11.000 posti di lavoro ma ne sono stati occupati circa 800-1.200. Sembrano non esserci, a riguardo, risposte da parte di Tesla anche se sembrerebbe che i candidati siano molto pochi. Tuttavia, a sostegno di Elon Musk, sin dall'inizio, si è schierato Steinbach, il quale avrebbe affermato:

Sono pienamente convinto che la presenza di Tesla avrà effetti positivi in Germania. L’idea di dare uno sguardo da vicino alla normativa vigente e controllare se possa essere modernizzata è da prendere assolutamente in considerazione.