Toyota allunga i tempi di consegna delle nuove auto

Se siete in attesa di una nuova vettura di casa Toyota abbiamo cattive notizie per voi: i tempi di attesa potrebbero allungarsi.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Sebbene la pandemia sia quasi superata e la vita sembra tornata quasi alla normalità, le ripercussioni legate ai continui stop produttivi sembrano non terminare. Come abbiamo riportato in questo approfondimento dedicato, sono numerosi i costruttori che ancora si trovano a far fronte a questi problemi e Toyota, purtroppo, non ne è esente. La casa automobilistica ha recentemente annunciato una riduzione dei suoi numeri di produzione per giugno, a causa dei blocchi cinesi e dei problemi legati alla catena di approvvigionamento; la Cina è il più grande mercato automobilistico a livello globale e un ulteriore rallentamento delle fabbriche del paese causa ripercussioni su scala globale su una grandissima varietà di componenti.

Toyota ha affermato che potrebbe ridurre la propria produzione annuale di 9,7 milioni di veicoli, senza però avere una stima sul target finale. In aggiunta al blocco della fabbrica di Shangai, anche quella in Sud Africa è stata vittima di una serie di problemi che hanno impattato ulteriormente sulla produzione.

Toyota ha un catalogo ampio, con veicoli in diverse categorie, ma l'arresto ha un impatto su alcuni dei suoi modelli più popolari. 4Runner, Corolla, Prius e RAV4 saranno interessati, quindi la sospensione probabilmente ridurrà le scorte già limitate di quei veicoli. Come se non bastasse, nelle scorse settimane ha dovuto anche ritardare il lancio del nuovissimo SUV elettrico bZ4X a causa della carenza dei semiconduttori, materiali integrati all'interno dei numerosi chip che caratterizzano tutte le più recenti vetture.

Il costruttore nipponico, come annunciato, non è l'unico a soffrire di questo genere di problematiche; altre case, per ovviare al problema, hanno deciso di commercializzare vetture con meno accessori limitando direttamente le funzionalità. Al momento non è chiaro quando la situazione tornerà alla normalità, ma si prevede un 2022 in netta contrazione con la speranza che il prossimo anno si possa tornare a respirare, sebbene la crisi delle batterie al litio sembra ormai dietro l'angolo.