Toyota: confermata infezione da COVID-19 all'impianto Takaoka

L'azienda ha provveduto subito a bloccare ogni possibile rischio, passando ad una disinfestazione approfondita e una quarantena preventiva.

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a cura di Simone Lelli

Toyota ha annunciato oggi che un secondo dipendente a tempo pieno, un ventenne, è stato rivelato infetto da Coronavirus (COVID-19) all'impianto Takaoka in Toyota City. L'operaio era a stretto contatto con il primo paziente infetto dell'impianto (confermato il 19 marzo).

Il ragazzo, definito dal comunicato come Operaio B, non è più andato a lavoro da quando ha iniziato ad avere la febbre, ovvero il 18 marzo. Toyota, appena ha saputo il 19 del primo infetto, ha subito fatto test su 11 dipendenti che erano stati a contatto con il paziente zero dell'azienda, ordinando inoltre una quarantena preventiva.

Appena l'Operaio B ha mostrato febbre, la Toyota ha ordinato 5 nuovi test, e ora che questo secondo caso è stato confermato, sono stati ordinati altri 17 test per valutare se le persone a contatto con il ventenne siano state contagiate o meno.

L'azienda ha provveduto anche a disinfettare le zone lavorative già dal 19 marzo, e ora procederà ad una nuova disinfestazione approfondita di altri spazi, che avrà una durata di 3 giorni (dal 23 al 25 marzo).

A causa di questi processi, la produzione dell'impianto Takaoka, che si trova a Toyota City, verrà bloccata momentaneamente, giusto il tempo di sistemare la problematica e rendere di nuovo il posto di lavoro agibile e sicuro.