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a cura di Manolo De Agostini

Toyota ha deciso di investire ben 500 milioni di dollari in Uber Technologies. Si tratta di un'espansione della cooperazione già in essere che ha l'obiettivo di sviluppare il mercato delle automobili autonome per il settore del ride sharing, quello delle "corse a chiamata".

Oltre al denaro, ci sarà un'integrazione tra le rispettive tecnologie su veicoli realizzati ad hoc da Toyota e inseriti nella flotta di Uber.

La flotta iniziale, chiamata "Autono-MaaS" (autonomous-mobility as a service) sarà basata sulla piattaforma minivan Sienna di Toyota.

L'Autonomous Driving System di Uber e il sistema di supporto alla sicurezza Guardian di Toyota saranno integrati sui veicoli. Toyota userà anche la sua Mobility Services Platform (MSPF), l'infrastruttura informativa per i veicoli connessi. L'inserimento pilota nella rete di ride sharing Uber delle auto autonome Toyota inizierà nel 2021.

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Per Uber si tratta di un'intesa importantissima, soprattutto dopo l'incidente mortale che ha avuto un'eco mediatica e un impatto enorme sullo sviluppo della sua tecnologia di guida autonoma. Per entrambe le aziende sarà l'occasione per accelerare lo sviluppo, migliorare la sicurezza e condividere i costi.

Uber ha dichiarato che non intende più avere una flotta di auto autonome di sua proprietà, ma vede grandi opportunità nel diventare un fornitore di tecnologia. Infatti l'obiettivo finale è creare una flotta di veicoli autonomi che poi potranno essere gestiti direttamente da Toyota o messi a disposizione di terze parti.

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Uber, che continua a mettere a segno perdite, vede nell'accordo con Toyota anche un segnale per il mondo finanziario, in vista di una quotazione che potrebbe avvenire l'anno prossimo. Al momento Uber è valutata 72 miliardi di dollari.

Intanto Uber ha deciso di diversificare la sua strategia e puntare anche su biciclette e scooter elettrici condivisi. L'AD della società, Dara Khosrowshahi, lo ha detto in un'intervista al Financial Times. In futuro - ha sottolineato - gli spostamenti saranno più frequenti e brevi e dunque le due ruote sono più congeniali per attraversare le città trafficate, soprattutto nelle ore di punta.