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a cura di Elena Re Garbagnati

Questo fine settimana il primo tram al mondo a guida autonoma ha solcato le strade cittadine. È accaduto nella città di Potsdam, nella Germania orientale, e il rivoluzionario tram si chiama Combino ed è realizzato dall'azienda tedesca Siemens.

Combino ha percorso 6 km in un tracciato ad anello attraverso la città di Potsdam, partendo dal deposito della compagnia di trasporti ViP. Come ha sottolienato Sabrina Soussan, a capo di Siemens Mobility, si è trattato di una "prima mondiale, che dimostra i passi avanti fatti nella progettazione della mobilità del futuro".

Rispetto alle già popolari metropolitane a guida autonoma - che funzionano già anche in Italia - i tram sono più complessi da gestire perché devono tenere conto anche dei pedoni, delle automobili che attraversano i binari e di tutte le incognite che fanno parte del traffico reale. Ecco perché, più che a un convoglio della metropolitana, un tram a guida autonoma deve assomigliare di più a un'auto senza pilota.

Ecco perché Combino dispone di una dotazione tecnologia simile a quella delle automobili a guida autonomia: ci sono sensori lidar, radar e telecamere, che consegnano al sistema di navigazione un'immagine quanto più dettagliata possibile dell'ambiente circostante. Gli algoritmi di intelligenza artificiale raccolgono in tempo reale le informazioni provenienti da questi strumenti e le elaborano per riconoscere autonomamente gli ostacoli sul percorso, e prendere i provvedimenti del caso.

Fra le soluzioni che sono state implementate su Combino non manca il già rodato sistema di avviso di collisione "Siemens Tram Assistant", che è già presente sul tram Avenio M che opera a Ulm, in Germania, a supporto degli autisti in carne ed ossa.

Tram Siemens Combino 4

Da sottolineare che Combino non è ancora un mezzo commerciale: è un modello sperimentale che è stato messo in pista come dimostratore tecnologico di guida autonoma, che ha solcato le strade con un tour dimostrativo senza passeggeri a bordo per motivi di sicurezza. Ha ottenuto comunque il risultato desiderato: ha dimostrato cioè come un sistema di guida autonomo possa essere utile nel pilotare mezzi ingombranti e pesanti, limitando i rischi per i pedoni e per gli altri mezzi che si muovono sulla strada.

L'azienda di trasporti ViP e il produttore Siemens sono quindi a buon punto nello studio, e proseguiranno dall'esperimento del fine settimana per sviluppare ulteriormente il sistema. L'auspicio è che si arrivi un giorno a una versione commerciale di Combino. Il progetto tuttavia non si limita al tram, ma prescinde da una infrastruttura completa che le città smart dovranno avere in futuro, e che aiuti i sistemi di navigazione autonoma a muoversi con sicurezza.

Tram Siemens Combino 3

Sabrina Soussan ha infatti messo l'accento sul fatto che solo "rendendo intelligenti i mezzi e le infrastrutture sarà possibile migliorare la sicurezza negli spostamenti". Pensando a un tram a guida autonoma in giro per Milano, oltre alla smart city servirebbero barriere fisiche per evitare il parcheggio selvaggio sulle rotaie!


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