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a cura di Valentina Acri

Con l'entrata in vigore dell'obbligo del green pass a partire da oggi 15 ottobre le associazioni dell'autotrasporto avvertono sul rischio paralisi per i trasporti delle merci su strada e per tutta la logistica nazionale.

Non a caso, il mondo dell’autotrasporto già colpito da diversi problemi dovrà ora fare i conti con gli eventi degli ultimi giorni che, probabilmente, si protrarranno anche nei prossimi giorno con conseguenti blocchi.

Il rischio che si blocchi tutto è oggettivo noi abbiamo in Italia circa 900mila addetti tra autotrasportatori, corrieri e operatori di magazzino, abbiamo una media del 25-30% non munito di green pass. Il 30% circa degli autotrasportatori è senza il certificato verde. È chiaro che se sottrai un terzo di forza lavoro a un settore già in affanno, da un lato perché è in crescita, dall'altro perché mancano circa 5mila autisti, vai verso una decapitazione dell'attività di consegna, ha dichiarato all'AGI, Ivano Russo, direttore generale di Confetra.

Non dimentichiamo che a guidare i camion sono tantissimi conducenti stranieri, provenienti dai Paesi dell’Est Europa. Lavoratori che con i differenti lockdown istituti durante i mesi di pandemia sono tornati in buona parte nei loro paesi d'origine e dunque senza nuovi interessi a tornare in Italia. Come affermato dal direttore generale di Confetra sono tanti i driver non in possesso del certificato verde obbligatorio a partire da oggi.

Situazione decisamente analoga tra i lavoratori portuali, fondamentali per la movimentazione delle merci nel Paese. I differenti scioperi nei porti e cortei di autotreni potrebbero dunque portare alla paralisi del Paese in un momento davvero difficile per la ripresa economica, aggravato dalla crescita del costo dell’energia e di materie prime come acciaio e alluminio.

Il rischio paralisi esiste e per questo stiamo lavorando e fornendo suggerimenti utili per il trasporto su gomma e la logistica in generale per evitare che di determini una situazione in cui alcuni facinorosi si inseriscano. Il green pass è una modalità non applicata in Europa come da noi, un conto è il vaccino un conto è il certificato verde, ha dichiarato Paolo Uggè, presidente nazionale Conftrasporto-Confcommercio. 

Tra i settori che rischiano maggiori danni nell’immediato ci sono l’alimentare e il farmaceutico: 

Già abbiamo pochi autisti, in Italia ne mancano all’appello circa 5 mila nonostante gli stipendi siano superiori ai 3 mila euro al mese. In Francia i mancanti sono 30 mila, in Germania 35mila e in Polonia 40mila. Se complichiamo l’attività anche di quei pochi che abbiamo si rischia la paralisi del Paese, commenta Ivano Russo, direttore generale di Confetra.