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a cura di Dario D'Elia

Reato. Vera e propria sanzione penale per chi manomette i contachilomentri delle auto. È questa la proposta shock contenuta in una risoluzione votata oggi dai deputati UE. Insomma, il primo passo verso una nuova norma che entro 12 mesi potrebbe essere portata a compimento.

L'approvazione a maggioranza qualificata (577 voti a favore, 32 contrari e 19 astensioni) del documento punta a ottenere maggiori garanzie per gli acquirenti di auto usate. Insomma, si parla di una serie di regole che dovrebbero consentire di "verificare l'accuratezza della lettura del contachilometri indipendentemente dal Paese dell'UE in cui era precedentemente registrata".

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"Circa il 5-12% delle auto usate vendute all'interno dei Paesi dell'UE e il 30-50% di quelle vendute oltre confine sono state manomesse", ha dichiarato il relatore Ismail Ertug (S&D, DE). "Abbiamo raggiunto un ampio accordo su questa relazione e, in particolare, sulla necessità di banche dati nazionali sui contachilometri, con scambio di dati transnazionali e un maggiore impegno dei produttori per quanto riguarda la sicurezza dei contachilometri".

"Se la Commissione trasformerà le nostre raccomandazioni in progetti di legge, potrebbe portare a un beneficio annuale di 6-9 miliardi di euro, nonché ripristinare la fiducia dei consumatori sul mercato delle auto usate, contribuendo nel contempo alla sicurezza stradale. Si tratta di una grande opportunità per dimostrare un vero valore aggiunto europeo, proteggendo i consumatori".

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Uno dei primi punti dovrebbe riguardare l'obbligo di registrazione dei chilometri a ogni controllo tecnico periodico, a ogni ispezione, servizio, operazione di manutenzione e riparazione effettuata e a ogni altra visita di officina, a partire dalla prima immatricolazione del veicolo. In Belgio e nei Paesi Bassi la sola introduzione di questa accortezza ha quasi eliminato le le frodi sui contachilometri.

In secondo luogo i deputati chiedono alla Commissione di "monitorare il modo in cui i produttori attuano le strategie di protezione dalle manomissioni richieste dalle attuali norme UE e di stabilire criteri chiari per controllare efficacemente che gli odometri siano a prova di manomissione".

Infine, talmente grande è il problema che i deputati invitano i paesi UE a introdurre il reato di manipolazione del contachilometri poiché rappresenta un rischio per la sicurezza stradale.

E in Italia? La situazione è allarmante poiché secondo le analisi, nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013, su circa 2.500.000 automobili di seconda mano all'anno vendute si stimano manomissioni nel 50% dei casi.

"Nonostante questo, l'Italia non rientra tra i Paesi europei dove vige l'obbligo di registrazione del chilometraggio durante l'esame tecnico periodico, né tra quelli dotati di regolamento specifico per la registrazione del chilometraggio", puntualizza la nota UE.

Per raggiungere l'obiettivo di una nuova norma l'iter comunque prevede alcune tappe.

"In seguito all'approvazione della risoluzione d'iniziativa legislativa da parte del Parlamento, la Commissione dovrà presentare una proposta legislativa o giustificare il motivo per cui non intenda farlo", conclude la nota della Commissione UE.