Vogliamo davvero auto elettriche sportive da 1000 cavalli?

L'avvento dell'elettrico sta portando con sé una tendenza a esagerare con la potenza e i cavalli: è davvero quello che vogliamo dalle auto sportive del futuro?

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a cura di Francesco Daghini

Il test di velocità da 0 a 100, lo scatto sul quarto di miglio, il giro al Nürburgring: le auto sportive moderne si testano così, per ottenere dati inconfutabili e pratici per fare paragoni tra i diversi modelli. Per eccellere in questi test bisogna essere veloci e avere tanti cavalli, ma spesso per essere veloci le auto moderne sono anche pesanti e imponenti: è davvero questa l’eredità che vogliamo portarci dietro in un momento in cui una nuova tecnologia di propulsione sta prendendo piede?

Senza andare a scomodare hypercar da svariati milioni di euro come la Pininfarina Battista da 1900 cavalli, abbiamo già esempi un po’ più concreti di auto elettriche dalla cavalleria esagerata e probabilmente non necessaria, come la Tesla Model S Plaid da 1000 cavalli, o la Lucid Air che riporta esattamente lo stesso dato in fatto di cavalli. In un’epoca in cui avere a disposizione un motore da 1000 cavalli non è difficile né esageratamente costoso, qual è il senso di queste specifiche tecniche? Tutti i produttori potranno avere a catalogo un’auto di questo tipo, ma nessuno ne sarà particolarmente impressionato.

In passato le auto sportive hanno dovuto il loro successo a soluzioni tecniche ben precise: peso quanto più contenuto possibile, agilità nelle curve e la capacità di trasmettere al pilota le giuste sensazioni, e per decenni gli appassionati di auto sportive hanno considerato più importante la leggerezza, rispetto alla potenza pura; progettare auto più leggere e compatte – che nel caso dell’elettrico ad oggi significa inevitabilmente con batterie e motori di dimensioni ridotte – permetterebbe di utilizzare freni più piccoli, ruote e gomme più piccole, e di conseguenza le sospensioni potrebbero lavorare in modo più efficace. Il risultato sarebbe quello di un’auto con prestazioni più umane, con un baricentro molto basso grazie al naturale posizionamento delle batterie, ed effettivamente divertente da utilizzare anche su strada.

Sfruttando le più moderne tecnologie di ricarica rapida – come l’architettura a 800V che Porsche sulla sua Taycan per ricaricare la batteria dal 5 all’80% in soli 20 minuti – si potrebbero realizzare auto sportive elettriche di peso e dimensioni contenute, con autonomia conseguentemente ridotta ma sufficiente ai giri di piacere che tipicamente si fanno con questo tipo di auto e con la possibilità di ricaricare la batteria completamente in pochi minuti.