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a cura di Marco Schiaffino

Si sono fermati per paura di violare la proprietà intellettuale di Volkswagen, ma i due ricercatori di Computest non hanno molti dubbi: il loro esperimento di intrusione nei sistemi informatici di Audi e Volkswagen gli avrebbe permesso di arrivare a toccare parti sensibili come freni e gestione della velocità.

A differenza di quanto accade di solito, inoltre, l'attacco può essere portato in remoto sfruttando una vulnerabilità del collegamento WI-Fi, senza che il pirata informatico sia quindi obbligato a trovarsi nelle vicinanze dell'automobile.

Progressive Snapshot Hack

Sulla scia della segnalazione, Volkswagen ha corretto la vulnerabilità individuata dai due ricercatori, ma l'episodio rappresenta l'ennesima conferma della debolezza dei sistemi informatici che vengono sempre più spesso installati sui veicoli in vendita.

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