Volkswagen fa scorte di parabrezza, una nuova crisi alle porte

Nuovi problemi per chi attende un'auto nuova o una riparazione; la carenza del vetro potrebbe rallentare drasticamente le consegne.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nel corso degli scorsi mesi abbiamo riportato numerose notizie riguardanti case automobilistiche che, per fronteggiare la carenza dei semiconduttori, si son trovate a commercializzare veicoli senza detemerminati accessori e caratteristiche. Se da un lato si pensava che le crisi del settore dell'automotive fossero terminate, ora un nuovo problema è alle porte e potrebbe rallentare drasticamente tutta la produzione senza particolari rimedi. Secondo quanto riportato in rete, sembra che Volkswagen stia accumulando parabrezza per i timori che l'Europa stia per subire una grave carenza di vetro.

Le case automobilistiche lavorano su base just-in-time per evitare di avere enormi scorte di componenti e liquidità ridotta; una procedura generalmente funzionale che consente di non tenere un "capitale" fermo per troppo tempo. Ma secondo il Wall Street Journal, Volkswagen potrebbe aver cambiato la strategia e acquistato numerosi parabrezza e finestrini per scongiurare l'aumento dei costi di approvvigionamento. E mentre alcuni produttori come Aston Martin, Ferrari e McLaren sono felici di svelare strani speedster di tanto in tanto, un produttore di massa come Volkswagen potrebbe aver la necessità di installare vetri, finestrini e parabrezza.

Il settore automobilistico non è l'unico settore a preoccuparsi della potenziale carenza di vetro. Il WSJ riferisce che il produttore di birra tedesco Brauerei C. & A. Veltins ha abbandonato la sua consueta pratica di acquistare bottiglie durante tutto l'anno perché i prezzi stavano aumentando fino al 90%. Il produttore ha preferito infatti acquistare uno stock di 50 milioni di unità da utilizzare per tutto l'anno in corso. La produzione di vetro è ad alta intensità energetica e comporta il riscaldamento di sabbia, carbonato di sodio e calcare insieme utilizzando gas naturale, ma il prezzo di quel gas è aumentato vertiginosamente da quando la Russia ha invaso l'Ucraina.