Vueling multata per 1 mln di euro, l'AGCM parla di inganni

L'AGCM ha sanzionato Vueling per un 1 milioni di euro a causa di almeno tre violazioni de Codice del Consumo. Ad esempio per il check-in online non proprio gratuito.

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a cura di Dario D'Elia

Il Garante della Concorrenza e il Mercato ha sanzionato la compagnia aerea Vueling per 1 milione di euro per tre violazioni del Codice del Consumo.Secondo l'AGCM ha ingannato i consumatori sulla gratuità del check-in online, sia promuovendolo online come tale che nelle comunicazioni inviate dopo la prenotazione di un volo.

vueling airlines

In verità in presenza di alcune condizioni, come l'esaurimento di posti disponibili, richiedeva ai consumatori un importo di circa 15 euro "per poter procedere ad effettuare il check-in online e ottenere la carta di imbarco". Per altro senza ricordare che il check-in in aeroporto è comunque sempre gratuito.

In secondo luogo Vueling "promuoveva l'acquisto di un buono sconto pari al 25% del costo del biglietto aereo in modo ambiguo e fuorviante". Di fatto non consentiva al consumatore di capire esattamente la reale convenienza dell'acquisto e in particolare l'entità del risparmio di cui avrebbe beneficiato in quanto relativo solo ad una parte del biglietto, ovvero la tariffa base al netto di tasse, spese amministrative e altri oneri.

"Entrambe le pratiche sono state ritenute in contrasto con gli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo che prevede la trasparenza e la correttezza di tutte le informazioni, affinché il consumatore possa adottare una decisione commerciale consapevole", puntualizza la nota ufficiale.

vueling

Infine l'AGCM ha sanzionato Vueling anche per gli ostacoli che frapponeva ai passeggeri nell'esercizio dei diritti contrattuali. Per la richiesta di assistenza e di reclamo bisogna passare attraverso una numerazione a pagamento, "il cui costo poteva arrivare a 15 euro a telefonata". La modalità online per altro non segnalata come modalità alternativa obbligava a percorsi pre-obbligati che non consentivano una completa assistenza.

"L'Autorità ha ritenuto che questa condotta fosse in contrasto con gli artt. 20, 24 e 25 del Codice del Consumo, in quanto creava ostacoli fattuali per l'esercizio dei diritti dei consumatori", conclude il documento. "Due pratiche commerciali originariamente contestate (no show rule e credit card surcharge) non sono state invece ritenute esistenti, a seguito dei chiarimenti e delle modifiche apportate alle Condizioni Generali di Trasporto".


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