2N: l'importanza della sicurezza degli interfoni connessi

Tomas Vystavel, Chief Product Officer di 2N, ci racconta la strategia dell’azienda in un settore, quello dei citofoni intelligenti, ancora sottovalutato dal punto di vista della cybersecurity

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a cura di Antonino Caffo

2N è una delle aziende leader a livello globale nei sistemi di interfoni IP. Sul mercato da 28 anni, fa parte del Gruppo Axis dal 2016, con uno storico di progetti in oltre 125 Paesi in tutto il mondo e un headquarter in Repubblica Ceca.

Cosa c'entra una compagnia del genere con la sicurezza informatica? Beh, con l'ampliamento dell'Internet delle Cose, gli attaccanti sfruttano ogni modo possibile per entrare nei sistemi di individui e aziende, approfittando soprattutto di quelli ambienti considerati scevri da minacce digitali.

La conferma ci arriva da una chiacchierata che abbiamo fatto con Tomas Vystavel, Chief Product Officer di 2N: «2N offre citofoni, controllo degli accessi IP, unità di risposta, audio IP, sistemi per ascensori, sistemi di telecomunicazione e servizi cloud che facilitano l’integrazione e la gestione dei dispositivi tramite internet».

«Le soluzioni sono semplici da utilizzare anche per i non professionisti, ma dotate di funzionalità smart avanzate di notifica e controllo e di un design curato nei dettagli, per adattarsi a ogni tipo di abitazione. Fondamentale anche l’ampia interoperatibilità e compatibilità con oltre 200 soluzioni di access control, home automation, IP phone, sistemi di sicurezza e molto altro».

Non a caso, la priorità di 2N è proprio la sicurezza e, proprio per questo, all'inizio del 2020, ha commissionato un report indipendente agli esperti di AEC Data Security, per rilevare le aree di rischio potenziale e garantire la protezione dei propri clienti dalle minacce alla sicurezza informatica.

Le conclusioni hanno portato lo sviluppo di un nuovo firmware da parte di 2N, volto a migliorare Integration HUB: una piattaforma digitale che collega gli integratori di sistemi con le aziende tecnologiche di tutto il mondo.

Per sottolineare il suo impegno a favore della cybersecurity, Tomas Vystavel ci ha spiegato che il gruppo ha anche lanciato una nuova sezione del sito dedicata all'argomento della sicurezza informatica, nell'ambito di un più ampio sforzo per educare gli integratori di sistemi e gli sviluppatori a mitigare i rischi di attacchi informatici.

Ma gli attacchi via citofono sono davvero così numerosi? «Non proprio, non ancora almeno, ma più aumentiamo la presenza di questi accessori, più porte ci saranno aperte sulla nostra rete e così le possibilità di attacco».

«Le pratiche di sicurezza di 2N hanno molteplici livelli di protezione che includono tutti i prodotti e le applicazioni, le fasi di progettazione e test, la privacy GDPR by design e la stessa identity aziendale.

«Quando si entra nel più ampio dibattito sulla cybersec, i sistemi interfonici sono sottovalutati. Purtroppo, la minaccia è molto reale e, se guardiamo proprio alla catena della sicurezza, non può esserci un anello debole. Siamo i primi a parlare di un simile tema nel settore degli interfoni perché siamo consci di dover proteggere i nostri clienti ovunque, anche su tale parametro».

«Il mondo degli interfoni connessi non è per nulla nuovo dal punto di vista della ricerca e sviluppo, soprattutto in alcune zone del mondo, come il Nord Europa. Di certo, con l'estensione delle connessioni, sia a livello domestico che aziendale, lo scenario si è ampliato, e così le necessità di analisi e prevenzione».

«Per noi è importante anche l'oggetto in sé, altrimenti non produrremmo hardware. Ecco allora citofoni dall'aspetto gradevole, di design e pensati per soddisfare le esigenze di pubblici differenti, persino i grandi build nelle metropoli».

«Quando parliamo di cybersecurtity, spesso pensiamo che sia un aspetto delegato sempre agli altri. Eppure nelle nostre case, nei nostri uffici, abbiamo decine di IoT. Quanto sappiamo di loro, di quello che fanno, dei dati che comunicano?»

«L'educazione è dunque un punto centrale della nostra offerta, anche in quei paesi, come l'Italia, dove ancora tanto si deve fare dal punto di vista della formazione, di figure specifiche come di utenti finali. Per questo lanceremo presto dei webinar e training, in lingua italiana, per aumentare la conoscenza del settore» conclude Vystavel.